3.3 milioni di euro il ricavato dell’ asta di alcuni grandi vini dell’Enoteca Pinchiorri

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di Luigi Salvo
L’ Enoteca Pinchiorri, lo storico tristellato di Firenze con la sua cantina da oltre 60mila bottiglie è uno dei ristoranti più forniti al mondo, Giorgio Pinchiorri ha ricavato dalla vendita di alcuni pezzi pregiati ben 2500 bottiglie la considerevole cifra di 3,3 mulioni di euro che serviranno a pagare gli stipendi arretrati dei 51 dipendenti e a affrontare i prossimi mesi difficili a causa del Covid-19. Ecco gli acquisti più cari dell’asta che si è svolta a Londra: 3 bottiglie di Vosne Romanee Cros Parantoux 1985 di Henri Jayer sono state vendute 80.600 euro, la magnum Musigny 1990 di Georges Roumier 51mila euro, un’imperiale di 6 sei litri di Chateau Petrus 2009 a 45.700 euro, due bottiglie di Romanee Conti 1990 Domaine de la Romanee Conti 43mila euro.

L’operazione si è conclusa con un gran successo dal punto di vista finanziario, visto e considerato che la base d’asta (il prezzo minimo complessivo) era fissato a 2 milioni di euro. “Stiamo patendo come tutti, abbiamo patito e patiremo”, aveva raccontato a fine agosto Pinchiorri al Corriere della sera. “Noi facevamo ogni giorno tra i sette e i dieci tavoli di clienti degli alberghi. Oggi a Firenze il turismo è fermo, tanti hotel non hanno nemmeno riaperto. Abbiamo scelto di tenere il ristorante attivo tre giorni a settimana, da giovedì a sabato”.

Da Cibo Vino

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