A Porto Empedocle migranti in fuga in massa dalla tensostruttura della Protezione Civile
- Salvo Cataldo
- 27/07/2020
- Sicilia
- s.cataldo@agenziadire.com
E' il secondo caso in 24 ore in Sicilia, dopo quello dei 184 fuggiti dal Cara di Pian del Lago Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
PALERMO – Decine di migranti in fuga dalla tensostruttura allestita sulla banchina di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento: si tratta dell’area in cui vengono accolti al termine dei trasferimenti da Lampedusa, in attesa della ricollocazione in altre strutture. I migranti hanno scavalcato la recinzione disperdendosi. In corso le ricerche da parte delle forze dell’ordine. In mattinata la sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, aveva lanciato l’allarme proprio sulle condizioni della tensostruttura del porto: “Abbiamo oltre 500 migranti chiusi in una tensostruttura senza finestre – erano state le sue parole -. Non ci sono finestre, e’ un forno li’ dentro, rischiano il soffocamento”. “Qui deve intervenire il governo, ho fatto appello a tutti, anche alla Commissione europea – ha aggiunto -. Noi siamo un paese senza contagi, pero’ con questa situazione siamo ogni giorno agli ‘onori’ delle cronache e questo crea un problema di immagine dal punto di vista turistico. Perche’ far arrivare qua le navi militari? Potevano portarle da qualche altra parte. Anche i miei concittadini sono molto arrabbiati, hanno paura”, ha aggiunto.
DI MAIO: “NON POSSONO ANDARSENE IN GIRO, E’ INCONCEPIBILE”
“Quanto accaduto a Caltanissetta non e’ una sciocchezza, anzi. In queste ore peraltro si aggiunge un’altra notizia di una fuga in massa di migranti anche dalla tensostruttura della Protezione civile allestita a Porto Empedocle. Non si tratta di battaglie ideologiche o politiche. Il tema e’ piu’ semplice e riguarda la nostra sicurezza, la sicurezza di ognuno di noi”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su facebook. “L’Italia ha vissuto uno dei momenti piu’ bui della sua storia con la pandemia, abbiamo visto morire i nostri cari, i nostri medici, donne, uomini e anche bambini. Abbiamo dovuto seguire regole ferree, ci siamo chiusi in casa, alcuni sono stati separati dalle proprie famiglie per settimane e settimane. Tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo sacrificati. Ed e’ inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tutt’ora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l’obbligo della quarantena. migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa”, aggiunge Di Maio. Che sottolinea: “Qui e’ una questione di salute pubblica. Il virus non e’ scomparso. I cittadini italiani, come il sottoscritto naturalmente, devono continuare a rispettare le regole che ci siamo dati e vale lo stesso per i turisti o per chi ha diritto alla protezione internazionale. Lo Stato ha il dovere di occuparsi di questo genere di problemi. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarieta’ ai sindaci Roberto Gambino e Ida Carmina e alle comunita’ di Caltanissetta e di Porto Empedocle in questo momento difficile. Ringrazio anche la ministra Lamorgese per il lavoro che sta portando avanti e le forze dell’ordine per aver lavorato tutta la notte e aver gia’ rintracciato 125 dei 184 migranti che si erano allontanati domenica dal Cara di Pian del Lago. Il mio sostegno, infine, a coloro che in queste ore si stanno adoperando per contenere la nuova fuga”.
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