A Reggio Calabria una piattaforma offshore per acquacoltura

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REGGIO CALABRIA – È in fase di avvio a Reggio Calabria una innovativa campagna sperimentale presso il laboratorio Noel del dipartimento di Ingegneria civile, dell’energia, dell’ambiente e dei materiali dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, diretto dal professore ordinario di ingegneria marina Felice Arena. Si tratta di un particolare laboratorio naturale di ingegneria marittima che rientra nel progetto The Blue Growth Farm, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca ed innovazione Horizon 2020. Verrà sviluppato e validato un modello di piattaforma multifunzionale automatizzata, caratterizzata da modularità e sostenibilità ambientale, per impianti di acquacoltura in mare aperto nel settore dell’industria della Crescita blu.

La piattaforma offshore galleggiante multiuso, già posizionata nelle acque antistanti il lungomare di Reggio Calabria, realizzerà un ambiente protetto ideale per ospitare un sistema di acquacoltura automatizzato, in grado di produrre pesce di alta qualità, nonché un’area di pontile atta ad alloggiare una turbina eolica commerciale da 10 mw e un numero di convertitori di energia d’onda (wec). La piattaforma strutturale è assemblata con cassoni in cemento armato prefabbricati mediante tecniche a basso costo, resistenti alla corrosione e a basso indice di manutenzione. Grazie alle particolari caratteristiche geografiche e meteomarine dello Stretto garantiranno una produzione energetica significativa.

“Come università Mediterranea andare a Bruxelles e riuscire vincere un bando per progetto altamente competitivo rappresenta un grande prestigio”. Così alla Dire il professore Felice Arena che aggiunge: “C’è anche da considerare che oltre all’Italia siamo riusciti a coinvolgere Paesi molto importanti quali la Francia, Spagna, Inghilterra e Cipro“. Due gli esperimenti su modelli in scala della piattaforma programmati. “Il primo esperimento – spiega il professore – è stato condotto in vasca ondogena nel periodo settembre-ottobre 2019, ai laboratori dell’Ecole Centrale de Nantes in Francia, su un modello in scala 1:40 della piattaforma. Il secondo è quello del laboratorio Noel a Reggio Calabria ed è stato realizzato impiegando un prototipo in scala 1:15. Tutti i risultati ricavati serviranno ad ottenere le informazioni necessarie per lo studio di fattibilità tecnica, economica e sociale della piattaforma innovativa proposta”.
Per la città di Reggio Calabria e come comunità scientifica – afferma – realizziamo anche un altro obiettivo: quello di aver fatto lavorare l’Unione Europea nel nostro territorio. È stato un grande lavoro di squadra che ha coinvolto molti giovani studenti, ricercatori, dottorandi, che hanno la possibilità di confrontarsi con partner di tutta l’Europa e quindi – conclude Arena – essere loro stessi protagonisti di un progetto importante”.

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Da Dire.it

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