A Votigno, il borgo medievale che ospita un monastero buddista
Sulle colline reggiane, nelle terre di Matilde, trova spazio un piccolo borgo gioiello: Votigno di Canossa. Quassù il mondo sembra essersi fermato a tempi lontani dove, completamente immersi nella natura, tra silenzi quasi irreali, si respira una pace che pochi altri luoghi al mondo trasmettono.
Tant’è che questa piccola località, dagli anni Novanta, tra le mura fortificate d’origine medievale ospita anche un monastero buddista. Una vera particolarità che rende questo luogo ancora più magico e misterioso.
Votigno di Canossa. Fonte: iStock
Nel borgo sorge la “Casa del Tibet”, inaugurata dal Dalai Lama
Dagli anni Novanta, Votigno di Canossa racchiude tra le sue mura la “La Casa del Tibet”, voluta dal reggiano Stefano Dallari e inaugurata dal Dalai Lama. Si tratta di una struttura unica in Italia, e addirittura la prima in Europa, dove i monaci e altri appassionati possono pregare, seguire convegni e immergersi anima e corpo nella cultura tibetana. Una volta entrati a Votigno, infatti, tra case in mura di pietra e una piazzetta, si possono notare le statue del Buddha e altri simboli legati alla cultura e religione tibetana disseminati in tutto il borgo. Passeggiare qui sarà una vera esperienza mistica e per chi vuole, la domenica pomeriggio, è possibile anche visitare il museo in cui sono custoditi costumi, fotografie e altri preziosi oggetti che possono aiutare meglio a comprendere la religione buddista e la vita in Tibet.
Un posto dove rilassarsi completamente
Questo prezioso angolo di Tibet che trova spazio sulle colline di Reggio Emilia è davvero un luogo incantevole. È stato riportato al suo antico splendore da un gruppo di volontari, negli anni Settanta, ed è grazie a loro se oggi questa piccola perla reggiana è stata riconosciuta per la sua bellezza in tutto il mondo. Passare qualche ora qui, godendosi il panorama e passeggiando tra le viuzze, è forse una delle esperienze più rilassanti che ci si possa regalare. Sedersi, poi, a due passi dal borgo, osservare il panorama, guardare le preghiere del Buddha che sventolano sugli alberi e ascoltare solo il silenzio che pervade questo luogo, concederà una sensazione senza eguali.
A Votigno la casa del tibet. Fonte: iStock
Un patrimonio dell’Umanità che ha origini lontane
Votigno, con la sua bellezza, è stata decretata anche dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità. Un borgo che, a pochissimi km dal Castello di Canossa, ha una storia antichissima legata proprio alla contessa Matilde di Canossa, una delle donne più importanti della storia del Medioevo europeo. Si pensi che in questo luogo fortificato e nascosto tra il verde delle colline reggiane, i soldati della contessa si nascondevano per sorprendere il nemico e proteggere dagli attacchi il castello principale. Ancora oggi sono ancora evidenti le mura e la torre di avvistamento che, così ben restaurate, sono capaci di farci tornare indietro nel tempo: nel passato e nella storia medievale. Per un pizzico di magia in più, ci sono poi le opere buddiste dei monaci tibetani che regalano a questo luogo un fascino a cui è davvero difficile resistere.
La scacchiera, al centro del borgo
Il borgo, come anticipato, è stato recuperato da volontari e artigiani che sono stati capaci di riportarlo tale e quale a come era in passato. Dall’antica torre alle case del villaggio, tra balconi e scale in ferro in cui è possibile salire e scendere, la pietra fa da padrone e regala a questo fantastico luogo un’atmosfera davvero unica. Qui si svolgono spesso rievocazioni storiche, anche in costume, per rivivere la vita del Medioevo, e al centro del borgo è impossibile non notare una scacchiera a caselle bianche e nere incastonata nel terreno dove, in occasioni di ricorrenze speciali, si può giocare anche a dama.
Votigno di Canossa. Fonte: iStock