Abodi “Milano-Cortina Non siamo in ritardo, sono ottimista”

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Tempo di Lettura: 2 minuti“Ordine pubblico? Anche il divieto di trasferta e’ uno strumento da usare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non siamo in ritardo. Se fossimo arrivati qualche mese fa sarebbe stato meglio ma sono ottimista: ci siamo dati un’ulteriore organizzazione con la cabina di regia e c’è la volontà di collaborare, c’è un’armonia che è la miscela necessaria per arrivare alla puntualità”. A parlare è il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, nel suo intervento a “Mattino 24” su Radio 24, in merito all’organizzazione dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. “Sul modello organizzativo non vedo problemi, perchè è un sistema collaudato. E le risorse finanziarie ci sono. Sono ottimista”, ha aggiunto il ministro, che ha anche affrontato il tema della sicurezza dopo quanto accaduto per Napoli-Eintracht. E proprio stasera, al “Maradona”, si giocherà Italia-Inghilterra. “L’ordine pubblico è sempre un tema delicato – sottolinea – Non è solo un tema nazionale, ma anche internazionale, tra tifoserie di diversi Paesi. E va al di là del calcio. Per stasera voglio pensare positivo, confido nella capacità di gestione dell’ordine pubblico: Italia-Inghilterra sarà una partita con tutto il suo fascino derivante anche dalla cornice dello stadio”. In riferimento poi ai timori per la prossima sfida tra Roma e Feyenoord, il pensiero va al 2015, quando un gruppo nutrito di tifosi olandesi devastò la Fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna: “A mali estremi, estremi rimedi. Anche il divieto di trasferta è uno strumento da usare finchè non capiamo come vivere bene il calcio. E’ una sconfitta ma non una resa: non possiamo permettere che famiglie e bambini siano costretti a convivere con i teppisti”, ha aggiunto Abodi. Infine, sul razzismo, chiosa: “Va contrastato innanzitutto nell’immediatezza, per come si manifesta, e in una prospettiva a medio-lungo periodo con l’educazione. Non possiamo sorprenderci quando accadono certi episodi, ma dobbiamo intervenire perchè questi comportamenti vengano isolati, lavorando anche in un’ottica di prevenzione. L’impegno deve essere comune, il messaggio deve essere chiaro e inequivocabile”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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