Aborto con la Ru486, non serve più il ricovero

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

speranza

Speranza: "È un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194, che è e resta una legge di civiltà" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – L’interruzione di gravidanza mediante pillola Ru486 non necessiterà più di ricovero. La svolta è stata decisa dal ministro della Salute Roberto Speranza, con il parere favorevole del Consiglio superiore di Sanità. Cambiate, dopo dieci anni, le linee guida. Speranza si era mosso dopo il ‘caso Umbria’, quando la giunta leghista aveva vietato l’uso della Ru486 senza ricovero.

“Le nuove linee guida, basate sull’evidenza scientifica, prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana. È un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194 che è e resta una legge di civiltà“, ha commentato il ministro.

PD: “NUOVE LINEE GUIDA NEL RISPETTO SALUTE DONNE E LORO SCELTE”

Il ministro Speranza, di fronte alle polemiche suscitate dalla decisione della giunta leghista umbra di tornare ai tre giorni di ricovero obbligatori per l’aborto farmacologico, ha fatto la cosa giusta. Finalmente, con le nuove linee guida del ministero, questo metodo viene sottratto alla discussione ideologica e riportato alle evidenze scientifiche e dunque al rispetto della salute delle donne e delle loro scelte. Per l’Italia è una grande novità, per cui tanto ci siamo battute, così come siamo sempre state in prima fila per la piena applicazione della legge 194. L’aborto farmacologico, sicuro e meno invasivo di quello chirurgico, nel nostro Paese è praticato solo nel 20% delle interruzioni di gravidanza. Con le nuove linee guida potrà essere possibile anche in regime ambulatoriale e tramite i consultori. Il modo con cui il ministro ha affrontato questa vicenda ci dice che è possibile aprire una fase nuova nell’applicazione della legge, senza preclusioni ideologiche, nel pieno rispetto delle scelte procreative delle donne”. Lo scrive, in una nota, Cecilia D’Elia, Portavoce della conferenza nazionale delle donne democratiche.

TIDEI (IV): “NUOVE LINEE GUIDA RAFFORZANO DIGNITÀ DONNE”

“Le nuove linee guida sull’aborto introducono importanti novità a tutela della dignità della donna e di un diritto che ne esce rafforzato”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). “Dopo dieci anni- prosegue Tidei- si mette mano alle norme introducendo la possibilità che l’aborto farmacologico possa essere fatto anche senza ricovero, in day hospital e in condizioni di totale sicurezza”. “Ne esce rafforzato il principio della interruzione volontaria della gravidanza e allo stesso tempo si evitano storture e fenomeni clandestini che negli anni hanno provocato sofferenza a tante donne, oltre che mettere a rischio la loro salute”, conclude Tidei.

Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

Leggi anche:

speranza

Aborto con la Ru486, non serve più il ricovero

emergenza_coronavirus

Lopalco: “Dietro ai focolai anche persone al lavoro con la febbre”

Prime dosi del vaccino contro il Covid-19 allo Spallanzani, via ai test dal 24 agosto

coronavirus_infermieri

Coronavirus, più di 50mila persone contagiate sul posto di lavoro

medici_braccia

Basilicata, giunta regionale dichiara decaduto il direttore generale dell’Ospedale San Carlo

Estate e infezioni vaginali, ecco i consigli dell’esperta

L'articolo Aborto con la Ru486, non serve più il ricovero proviene da dire.it.

Loading