VIDEO | Abruzzo, via 2300 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori del Gran Sasso
- Alessandra Farias
- 05/05/2020
- Abruzzo
- a.farias@agenziadire.com
Mobilitazione per l'acqua: "Anni di proteste danno i primi frutti" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
PESCARA – Si avvia l’iter per la rimozione delle 2.300 tonnellate di sostanze pericolose stoccate nella montagna per gli esperimenti Borexino e Lvd. Ad annunciarlo Augusto De Sanctis, referente della Mobilitazione per l’acqua del Gran Sasso che fa sapere come proprio ieri i Laboratori nazionale di fisica nucleare (Lngs) abbiano depositato in Regione i documenti per richiedere la Via (Valutazione di incidenza ambientale) per l’allontanamento delle 1.040 tonnellate di acqua ragia e Borexino e le 1250 tonnellate di trimitilbenzene. Un annuncio cui segue la soddisfazione “dopo anni di lotte e denunce che avevano dimostrato – sottolinea De Sanctis – l’irregolarita’ del deposito delle sostanze nella montagna in quanto il Testo unico dell’ambiente e le leggi previgenti da decenni avevano introdotto l’esplicito divieto di stoccaggio di materiali pericolosi vicino ai punti di approvvigionamento idro-potabile disponendo l’allontanamento delle sostanze eventualmente presenti”.
LEGGI ANCHE: Gran Sasso, i movimenti attaccano: “L’Infn voleva scavare un altro tunnel”
Gran Sasso, osservatorio acque: “Rischio inquinamento per 700mila persone”
Quel pasticciaccio brutto del Gran Sasso: tutti i rischi di traforo e laboratori Infn
“Il rischio derivante da eventuali incidenti nei due esperimenti per uno degli acquiferi piu’ importanti d’Europa, che disseta 700 mila persone nelle province di Teramo, L’Aquila e Pescara, e’ elevatissimo – prosegue -, come ormai ammesso anche dalle prefetture nel Piano di emergenza esterno dei Laboratori, redatto dopo anni di omissioni nonostante i laboratori, proprio per la presenza di queste sostanze, fossero classificati ufficialmente come impianto a Rischio di Incidente Rilevante secondo la direttiva Seveso”.
E un incidente nel 2002 c’e’ stato, ricorda, proprio con il Borexino, che porto’ alla dispersione di decine di litri di trimetilbenzene in acqua, con conseguente sequestro parziale dei laboratori da parte della Magistratura teramana. “Una nuova inchiesta della Procura di Teramo ha accertato – prosegue -, la sussistenza ancora oggi di gravi rischi”. Di qui l’impegno a valutare la documentazione e la richiesta alla Regione di procedere rapidamente perche’ i lavori partano entro settembre 2020 e concludersi entro dicembre. “Manifestazioni, sit-in, esposti, incontri di associazioni e cittadini stanno dando i primi frutti”, conclude De Sanctis.
Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
Leggi anche:
Coronavirus, Riccione vuole aprire la stagione l’1 giugno
Tg Lazio, edizione del 5 maggio 2020
Coronavirus, i ristoratori di Milano: “Ribasseremo i prezzi, ma fateci riaprire”
Coronavirus, con processi per contagio sui luoghi di lavoro si apre nuova fase
VIDEO | Al Pantheon ritrovato un pavimento imperiale, “Proseguiremo lo scavo”
Tg Politico, edizione del 5 maggio 2020
L'articolo VIDEO | Abruzzo, via 2300 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori del Gran Sasso proviene da dire.it.