Addizionale Irpef a Palermo, Lagalla “Gettito dimezzato” ma insorgono le opposizioni
Tempo di Lettura: 3 minutiPALERMO (ITALPRESS) – “Esprimo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio comunale dello schema di gettito Irpef per gli anni 2023-2031 e ringrazio l’Aula per il via libera a un nuovo atto propedeutico che porta al Bilancio di previsione 2023-2025”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, intervenendo in merito all’approvazione dello schema dell’addizionale Irpef per gli […]
PALERMO (ITALPRESS) – “Esprimo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio comunale dello schema di gettito Irpef per gli anni 2023-2031 e ringrazio l’Aula per il via libera a un nuovo atto propedeutico che porta al Bilancio di previsione 2023-2025”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, intervenendo in merito all’approvazione dello schema dell’addizionale Irpef per gli anni 2023-2031 in Consiglio comunale. “Tengo a sottolineare, inoltre – prosegue il Primo cittadino -, che il nuovo schema dell’Irpef rappresenta un grande sforzo che questa amministrazione ha messo in campo nei confronti dei cittadini palermitani. Dopo avere del tutto scongiurato l’aumento dell’Irpef del 2022, che sarebbe pesato sulle tasche dei contribuenti per 49.484.055 euro, infatti, le misure di questa giunta permetteranno di andare oltre il dimezzamento del gettito Irpef fino al 2027. Complessivamente, le misure adottate e quelle inserite nella rimodulazione del piano di riequilibrio, che saranno approvate appena lo sarà lo schema di bilancio di previsione, consentiranno di alleggerire, nel decennio 2022/2031, l’aumento di Irpef di 159.110.332 euro. Il Piano di riequilibrio adottato dal Consiglio comunale con deliberazione del 31 gennaio del 2022, invece, prevedeva un incremento dell’Irpef pari a 378.895.939 nel decennio 2022/2031”.
“Le misure volute dalla giunta Lagalla e contenute nel decreto Aiuti bis dello scorso anno hanno permesso di sterilizzare del tutto il gettito Irpef di quasi 50 milioni di euro dello scorso anno – aggiunge l’assessore al Bilancio, Carolina Varchi -. Inoltre, il canale instaurato dalla nuova amministrazione con il governo nazionale e un’interlocuzione credibile hanno permesso di inserire nella Legge di Bilancio dello Stato la misura che fortemente voluto e che riconosce al Comune di Palermo un ulteriore contributo erariale di 40 milioni di euro che consentirà di ridurre ancora l’Irpef del 2026. Tutti numeri inequivocabili che dimostrano l’impegno dell’amministrazione comunale di non gravare sui palermitani in termini di pressione fiscale, abbiamo evitato la stangata predisposta dalla precedente amministrazione. Palermo sta uscendo dall’isolamento istituzionale sofferto negli ultimi anni e siamo convinti che i nostri sforzi trovino apprezzamento dalle amministrazioni centrali dello Stato”.
Soddisfatti i capigruppo della maggioranza al Consiglio Comunale di Palermo: “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione della delibera sull’addizionale Irpef che, grazie al lavoro dell’amministrazione e a due proposte emendative presentate dai gruppi consiliari di maggioranza, ha previsto una notevole diminuzione degli aumenti inizialmente previsti per effetto del piano di riequilibrio che era stato approvato dalla precedente amministrazione. Grazie al lavoro sinergico tra Amministrazione attiva e forze di maggioranza, siamo riusciti a far risparmiare ai cittadini ben 159 milioni nell’arco dei 10 anni. L’amministrazione Lagalla era già riuscita a diminuire di ben 70 milioni di euro il gettito aggiuntivo complessivo, previsto nei 10 anni di durata del piano di riequilibrio”, dichiarano i capigruppo della maggioranza al Consiglio Comunale di Palermo, Domenico Bonanno (Democrazia Cristiana), Gianluca Inzerillo (Forza Italia), Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo) e Alessandro Anello (Lega). “Siamo riusciti, inoltre, ad azzerare – aggiungono – gli aumenti per il 2022 per oltre 49 milioni di euro e, grazie agli emendamenti approvati oggi in consiglio comunale, siamo riusciti, inoltre, a ridurre di ulteriori 700 mila euro gli aumenti previsti per il 2023 e di oltre 40 milioni gli aumenti previsti per il 2026 e per il 2027 attraverso l’utilizzo del contributo proveniente dal governo nazionale, a valere sul prossimo anno. Un risultato importante per la città che testimonia la volontà di questa maggioranza di lavorare al fine di diminuire la pressione fiscale sui cittadini, nonostante il disastro economico e finanziario ereditato. Continueremo a lavorare, d’intesa con il governo regionale e con quello nazionale, con l’obiettivo di continuare a ridurre le aliquote e la pressione fiscale”.
Insorgono le opposizioni: “Il Sindaco Lagalla, la Giunta e la maggioranza di destra hanno buttato la maschera: decidono di aumentare l’addizionale Irpef e di escludere l’esenzione per i redditi più bassi e sotto la soglia di povertà. Le fasce più deboli della nostra città quindi subiranno aumenti percentuali uguali alle fasce più ricche, in violazione del principio di progressività. Inoltre, la maggioranza, non fidandosi di sè stessa e del Sindaco, stabilisce sin da ora aumenti (già operativi e inseriti nel regolamento) per il prossimo decennio”. Lo dichiarano i consiglieri dei gruppi di opposizione al Consiglio comunale di Palermo: Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Oso e Gruppo Misto.
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