Aeroporto di Linate: quando riapre ai viaggiatori

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Mentre il mondo del turismo sta tornando gradualmente alla normalità, con la riapertura dei cieli e degli aeroporti, prosegue invece lo stop per uno dei più importanti scali italiani: quello di Linate. Tutto faceva ben sperare per la riapertura dell’aeroporto milanese, ormai chiuso da metà marzo a causa dell’epidemia che ha coinvolto tutto il tutto mondo, eppure nonostante la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli abbia concesso la ripresa di molti aeroporti italiani, quello di Linate rimane ancora off limits.

Il nuovo decreto sugli aeroporti e le frontiere aperte, in vigore dal 15 giugno al 14 luglio, consente l’avvio dell’attività a tutti quei luoghi in grado di garantire particolari regole legate alla sicurezza (oltre che alle distanze) tenuto conto – come si legge in una nota rilasciata dallo stesso Ministero – anche “delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale”.

Per quanto riguarda Linate, invece, ad oggi non c’è una data certa per l’avvio delle attività e, anche se molti sperano che dopo il 15 luglio il decreto possa essere aggiornato garantendo la ripresa dello scalo, molto più probabilmente la riapertura slitterà in autunno, forse addirittura ad ottobre.

Una scelta, questa, che non è stata motivata nel dettaglio anche se pare che la società che ha in gestione lo scalo di Linate e Malpensa – la Sea – abbia preferito concentrare forze e risorse su Malpensa, che si trova in provincia di Varese.

Per i milanesi l’aeroporto varesino, rispetto a Linate, di certo è più scomodo da raggiungere eppure è dotato di uno spazio più ampio in cui è più facile far rispettare le normative in vigore. Concentrando poi le attività su un solo scalo, almeno fino a quando il traffico non sarà tornato alla normalità, la controllata potrebbe anche risparmiare notevolmente sui costi di gestione. Tutte situazioni plausibili che, almeno dal punto di vista economico e organizzativo, potrebbero essere in grado di giustificare la chiusura prolungata del city airport.

Anche sul sito ufficiale di Milano Linate ad oggi non si trova nessun riferimento a date per la possibile ripresa dell’attività. Solo una nota conferma che dal 15 giugno il traffico di aviazione commerciale è stato concentrato sul Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, mentre il Terminal 2 e l’aeroporto di Linate rimarranno entrambi chiusi temporaneamente.

L’azienda ha spiegato anche nel dettaglio lo spostamento al Terminal 1: una soluzione che si è resa necessaria a seguito dell’aumento dei voli offerti dalle compagnie aeree che hanno portato a registrare una lieve ripresa del traffico, con un piccolo aumento di viaggiatori, passando dai 3.000 passeggeri della settimana dal 6 al 12 aprile ai 22.396 della settimana dal 1 al 7 giugno. Un numero in crescita, secondo la Sea, e che – nel Terminal 2 – potrebbe presto non consentire l’idoneità degli spazi che devono, invece, garantire un’efficace applicazione delle norme di sicurezza che prevedono il distanziamento sociale di almeno un metro fra i passeggeri. Nuove regole che ci permetteranno però di volare in tutta sicurezza anche se oggi, quando si vola, non occorrerà più lasciare un posto vuoto tra un posto e l’altro in aereo.

Considerando quest’ultimo dato, anche le dimensioni dell’aeroporto allora potrebbero giustificare la chiusura dello scalo di Linate in cui, lo scorso anno, sono stati avviati importanti lavori di restyling e che vedranno, nel 2021, un ampliamento dell’edificio, dell’area imbarchi, il rinnovo del sistema della gestione dei bagagli e l’introduzione del controllo biometrico facciale.

da Si Viaggia

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