Agricoltura, sviluppo sostenibile: lunedì incontro Italia-Brasile
ROMA – Avviare un dialogo “fruttuoso” con il mondo della ricerca italiana nel settore agro-zootecnico facendo conoscere l’esperienza brasiliana, che soprattutto grazie all’impegno della societa’ di ricerca statale Embrapa ha permesso uno sviluppo scientifico di rilievo, anche con la possibilita’ di coltivare i cereali in zone del Brasile dove solo pochi anni fa era impossibile. E’ la prospettiva del webinar ‘Embrapa: tecnologia agricola per lo sviluppo sostenibile’, organizzato per lunedi’ dall’ambasciata del Paese latinoamericano a Roma.
Con l’agenzia Dire ne parla il segretario Felipe Ribeiro, consigliere dell’ambasciatore Helio Ramos nonche’ responsabile dell’ufficio agrobusiness della sede diplomatica. Secondo Ribeiro, nativo dello Stato di Goias, 200 chilometri a sud-ovest della capitale Brasilia, Embrapa (acronimo di Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuaria) “ha consentito grazie a una serie di innovazioni tecnologiche e scientifiche di portare la coltivazione di mais e soia nelle regioni centrali del Brasile caratterizzate da un clima per lo piu’ di tipo tropicale”. Una novita’ di rilievo, se si tiene presente, evidenzia il responsabile, “che tradizionalmente i cereali vengono coltivati nelle zone fredde o temperate”. Embrapa, che e’ affiliata al ministero dell’Ambiente ed e’ tra le promotrici del webinar di lunedi’, ha giocato quindi un ruolo di primo piano, secondo Ribeiro, “nel fare del Brasile il terzo Paese esportatore di cibo al mondo dopo gli Stati Uniti e tutta l’area dell’Unione Europea”. Il responsabile ricorda che l’operato della societa’, giunta al 47esimo anno di attivita’, ha ricevuto di recente un riconoscimento di prestigio: “La Standford University americana ha inserito 17 ricercatori di Embrapa tra i piu’ influenti al mondo per quanto riguarda il settore agricolo e zootecnico”.
L’IMPORTANZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Al via alle 15, l’incontro online vedra’ la partecipazione di diversi enti italiani, come il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). Ribeiro si augura che il bagaglio di conoscenze portato da Embrapa “possa entrare in un dialogo fruttuoso con il sistema italiano” dando vita “a un meccanismo di cooperazione concreto” che abbia come cardine lo “sviluppo sostenibile“. Parole chiavI, ribadisce il responsabile, che costituiscono assi portanti del lavoro della societa’ insieme con la “preoccupazione per i cambiamenti climatici”.
A confermarlo sarebbero innovazioni introdotte di recente per diminuire l’impatto ambientale dell’allevamento. “I ricercatori hanno creato la prima carne di manzo al mondo ‘con neutralita’ carbonica’” spiega Ribeiro. “E’ il frutto di un sistema che si chiama ‘coltivazione, allevamenti e foreste integrati’, che implica il posizionamento dei pascoli in zone completamente contornate da alberi”. Il risultato, dice il responsabile, e’ che “le emissioni di metano vengono assorbite quasi completamente dalla piante”. Sensibilita’ ed ‘expertise’, ribadisce Ribeiro, che “possono essere utili all’Italia”, in un’ottica di reciprocita’ “nella quale anche il Brasile puo’ imparare tanto”. La spinta verso la cooperazione con Paesi terzi sarebbe un altro elemento caratteristico dell’approccio di Embrapa. Ribeiro ricorda che la societa’ porta avanti “progetti in Paesi africani, come il Mozambico, l’Angola e il Ghana”. Secondo il responsabile, il Brasile “e’ ritenuto un modello per il settore agricolo da diverse realta’ africane” anche alla luce di alcune similitudini sul piano ambientale. “Alcune delle aree del nostro Paese dove abbiamo iniziato a coltivare i cereali- dice Ribeiro- hanno caratteristiche molto simili all’ecosistema della savana, molto diffuso in Africa”.
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