Agroalimentare, un fondo da 76 mln a sostegno delle eccellenze italiane
Tempo di Lettura: 2 minutiROMA (ITALPRESS) – Promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, mediante interventi in favore dei giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera con risorse pari a 20 milioni, e per l’acquisto di macchinari professionali e di altri […]
ROMA (ITALPRESS) – Promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, mediante interventi in favore dei giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera con risorse pari a 20 milioni, e per l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali durevoli con 56 milioni di euro. E’ il Fondo per il sostegno delle eccellenze della enogastronomia e dell’agroalimentare italiano, presentato nella sede del Masaf alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dell’ex ministro e capogruppo del M5S in Senato, Stefano Patuanelli.
“Abbiamo lavorato su uno stanziamento e su un finanziamento che Patuanelli aveva lasciato come indirizzo e che oggi mettiamo a disposizione per formare e per garantire strumenti che possano mettere in condizione di produrre eccellenza, quello che l’Italia sa fare, e qualità”, afferma il ministro Lollobrigida.
“Credo sia una scelta positiva quella di aver coinvolto anche nella giornata di oggi tutti i mondi rappresentativi di queste categorie, anche il mondo della scuola perchè diamo la possibilità anche di far respirare i giovani mettendo a disposizione delle imprese più sane e più floride, quindi più resilienti anche alle crisi economiche che viviamo. L’Italia – prosegue – deve proteggere l’elemento cardine della nostra produzione che è la qualità. La nostra storia è fatta di contaminazioni culturali che ci portiamo nelle nostre produzioni, e che ci permettono di essere percepiti come una super potenza della qualità. Questo deve renderci consapevoli della potenzialità che abbiamo dal punto di vista economico. Credo che dobbiamo unirci e provare a fare sistema perchè la partita si gioca a livello europeo e internazionale, sull’agroalimentare le catene alimentari diventano sempre più complicate”.
Per Patuanelli “sull’agroalimentare non ci devono essere divisioni politiche, ne va delle battaglie a livello internazionale. La nostra sfida non è tra maggioranza e opposizione ma deve essere nei confronti di elementi critici di produzione del cibo che vanno affrontati in modo sistematico dal nostro Paese. E’ necessario fare questa battaglia anche sul cibo sintetico – osserva -, ritengo sia un pericolo per la democrazia nel complesso, al di là della difesa del nostro sistema produttivo. Ringrazio Lollobrigida per avermi voluto coinvolgere per la messa a terra di una misura che avevamo pensato quando avevamo l’onere e l’onore di guidare questo ministero. E’ una misura importante perchè parte dall’analisi della consapevolezza del valore della cucina italiana nel mondo che è simbolo di distintività, di grande eccellenza e porta dietro tutto l’agroalimentare italiano. La sapienza con cui i cuochi nel mondo utilizzano i prodotti della nostra agricoltura, è un valore promozionale per tutto il sistema Paese. Questo è il senso della misura che oggi si mette a disposizione della gastronomia e della cucina italiana”, conclude Patuanelli.
La misura risale alla legge di bilancio del 2021 e oggi viene messa a terra. I soggetti beneficiari sono i settori della ristorazione con somministrazione (Ateco 56.10.11), gelaterie e pasticcerie (Ateco 56.10.30) e produzione di pasticceria fresca (Ateco 10.71.20) attive nel Registro imprese da almeno 10 anni oppure che abbiano acquistato, negli ultimi 12 mesi, prodotti certificati Dop, Igp, Sqnpi, Sqnz e prodotti biologici. Previsto un contributo a fondo perduto per un importo non superiore a 30.000 euro, in regime de minimis, fino al 70-% delle spese ammissibili riferite all’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali all’attività di impresa e altrettanti per la remunerazione lorda per l’inserimento con contratto di apprendistato di uno o più giovani diplomati.
Le domande dovranno essere presentate a partire dall’1 marzo 2024 sulla piattaforma di Invitalia.
– Foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).