Al via la campagna di comunicazione “Dona vita, dona sangue”
Tempo di Lettura: 4 minutiROMA (ITALPRESS) – “Dona vita, dona sangue” è la campagna nazionale 2023 per la donazione di sangue e plasma, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue e con il coinvolgimento di partner istituzionali, associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue. A presentare la campagna il Ministro della Salute, Orazio […]
ROMA (ITALPRESS) – “Dona vita, dona sangue” è la campagna nazionale 2023 per la donazione di sangue e plasma, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue e con il coinvolgimento di partner istituzionali, associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue. A presentare la campagna il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso dell’evento organizzato nella sede del Ministero in vista della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue che si svolgerà il prossimo 14 giugno. “Dopo la pandemia Covid abbiamo riscontrato una serie di criticità nella donazione di sangue in Italia – ha detto il ministro Schillaci -. Negli anni è diminuito il totale delle donazioni e c’è stata una flessione soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. Solo il 2,7% degli italiani dona il sangue e per questo vogliamo sensibilizzare i cittadini alla donazione: un gesto straordinario gratuito, indolore e sicuro che può salvare 1.800 vite al giorno”.
Testimonial della campagna l’attrice Carolina Crescentini, protagonista dello spot istituzionale che sarà trasmesso sulle reti Rai, in collaborazione con il Dipartimento dell’informazione ed editoria della Presidenza del Consiglio, e sugli altri principali network televisivi nazionali, radio nazionali e locali. Accanto alle attività di comunicazione che coinvolgeranno anche carta stampata e canali social, la campagna prevede numerose iniziative culturali, sportive informative e giornate di raccolta del sangue coordinate dal ministero della Salute e realizzate con partner istituzionali come il Centro Nazionale Sangue, IGESAN (Ispettorato Generale della Sanità Militare), CRUL(Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio), ANCI e FNOMCeO. Sono state coinvolte anche le associazioni e le federazioni di donatori volontari di sangue: AVIS, CRI, FIDAS, FRATRES e DONATORI NATI, costantemente impegnate sul territorio e nelle attività di sensibilizzazione.
Gli eventi sul territorio vedranno la partecipazione di altri testimonial che hanno aderito alla campagna come il karateka Luigi Busa, Medaglia d’Oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, il pugile Roberto Cammarelle, Medaglia d’Oro ai Giochi Olimpici di Pechino 20008 e Clara cantante e attrice. Lo strumento principale della campagna è costituito da uno spot video della durata di 30 secondi in cui vengono rappresentate due situazioni di vita in parallelo, unite da uno split screen, in cui la donazione diventa un gesto che trascende luoghi e tempi, unendo soggetti che non si conoscono in un circolo virtuoso e in un atto di solidarietà e di altruismo molto potente, che può arrivare a salvare la vita di una persona. In chiusura dello spot appare in grafica l’hastag di campagna #unsemplicegestostraordinario ed il riferimento ad approfondire su www.donailsangue.salute.gov.it.
Nello spot è, inoltre, presente anche il logo che è stato appositamente ideato per la campagna, e che connota graficamente tutte le iniziative – incluse quelle dei vari partners. Il pittogramma del logo raffigura due gocce di diverso colore: una rossa come il sangue ed una gialla (a simboleggiare il plasma) che si intrecciano in un legame molto stretto proprio per sottolineare il valore di entrambe le possibilità di donazione. Il naming “dona vita dona sangue”, da cui prende il nome l’intera campagna, evidenzia come il gesto semplice della donazione del sangue sia fondamentale per salvare le vite umane. La pianificazione televisiva si svilupperà a giugno, oltre che sulle reti della Rai (grazie alla collaborazione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri), sulle principali reti commerciali. La prima fase della campagna si svilupperà su radio e tv nel periodo 12-24 giugno.
Le testate della carta stampata utilizzate (prevalentemente nella Giornata mondiale del donatore di sangue) saranno numerose e tra queste le più seguite a livello nazionale. Tutti gli approfondimenti informativi saranno garantiti sul portale istituzionale del Ministero e degli altri partner di campagna. Infine, per diffondere il messaggio presso un pubblico più ampio, saranno utilizzate oltre a quelle della RAI, le principali emittenti radiofoniche nazionali commerciali (RTL 102,5 e RDS 100% grandi successi) e le radio locali più seguite, specie nell’area del centro-sud del paese dove l’indice delle donazioni si attesta ai livelli più bassi. “Donare il sangue fa parte di quelle cose importanti e più aderenti all’art 32 della Costituzione. Abbiamo visto che ogni 11 secondi una persona ha bisogno di sangue e che, grazie alla donazione, si possono salvare 1.800 vite al giorno. Salvaguardare questi diritti costituzionali è importante, ma esistono anche dei doveri e noi medici dobbiamo fare la nostra parte, non solo abbiamo aderito alla campagna ma abbiamo pensato di fare un corso di formazione per i medici”, afferma Roberto Monaco, segretario generale FNOMCeO.
I dati del Centro Nazionale Sangue riferiti al 2022 restituiscono un quadro sostanzialmente incoraggiante in cui si segnalano comunque alcune criticità. Nel 2022 i donatori di sangue sono stati 1.660.227, in leggera crescita rispetto al 2021, avvicinandosi sempre di più ai livelli pre-COVID. Eseguite circa 2,8 milioni di trasfusioni su 639mila pazienti, con una media di circa 5,4 trasfusioni ogni minuto, confermando sostanzialmente ‘autosufficienza del sistema sangue per quel che riguarda i globuli rossi.
Diminuisce, però, il numero di donatori giovani. Complessivamente i donatori tra 18 e i 45 anni hanno fatto registrare un calo del 2% in un anno, mentre il numero dei donatori da 46 anni in su continua a crescere. La fascia d’età che cresce di più è quella dei donatori tra 56 e 65 anni che in un anno ha registrato un aumento del 7%. Resta sostanzialmente invariata la quota delle donatrici che sono state 556.009, ovvero un terzo del totale.
Altra criticità registrata lo scorso anno riguarda la raccolta del plasma, la parte liquida del sangue, risorsa medica fondamentale per la creazione di farmaci salvavita come albumina e immunoglobuline, i cosiddetti farmaci plasmaderivati. Le donazioni nel 2022 hanno permesso di raccogliere 843mila kg di plasma, 19mila in meno rispetto al 2021. Il risultato negativo è da ascrivere alla forte incidenza della variante Omicron nei primi mesi del 2022 in cui si sono registrati cali drastici nella raccolta. E’ ancora lontano l’obiettivo dell’autosufficienza italiana in materia di plasma con il conseguente ricorso al mercato internazionale per soddisfare il fabbisogno nazionale di farmaci plasmaderivati.
– foto xb1/Italpress –
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