Alcuni dinosauri vivevano e si spostavano in branchi già 193 milioni di anni fa. Lo studio
Eccezionale scoperta! Un gruppo di ricerca del Museo Paleontológico Egidio Feruglio (Argentina) ha trovato un tesoro di uova fossili, nidi e scheletri, che rappresenta la più antica evidenza di come alcuni dinosauri vivessero e si spostassero in branchi. Il ritrovamento è di circa 193 milioni di anni fa.
Le covate di uova appena dissotterrate sono state trovate accanto ai resti scheletrici di dozzine di dinosauri neonati, giovani e adulti, suggerendo che le creature siano rimaste insieme per tutta la vita. Datati circa 193 milioni di anni, i ritrovamenti “battono” di almeno 40 milioni di anni la precedente più antica prova del comportamento del branco nei dinosauri.
Parliamo di 80 individui e oltre 100 uova, tutti del primo antenato sauropode Mussaurus patagonicus. I nidi contenevano da 8 a 30 uova e le analisi di cinque di loro hanno rivelato che in ciascuno le uova erano disposte in due o tre strati all’interno di fosse poco profonde. Le analisi di alcuni scheletri hanno rivelato inoltre una vasta gamma di età: almeno 11 erano piccoli di meno di un anno, due adulti e nove giovani.
I fossili dei primi dinosauri conosciuti risalgono a circa 245 milioni di anni fa e includono i sauropodomorfi, antenati relativamente piccoli dei sauropodi, colossi dal collo lungo come Dreadnoughtus schrani.
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Alla fine del Triassico, circa 201 milioni di anni fa, i sauropodomorfi erano diventati tra i più abbondanti erbivori sulla terraferma e “vagavano” in quelli che oggi sono i deserti della Patagonia. I dinosauri costruirono i nidi appena scoperti quando l’area era semi-arida, vicino a un lago che forse periodicamente prosciugava e si ripopolava di acque. Secondo un’accreditata teoria, un’alluvione improvvisa potrebbe spiegare la scomparsa di questi celeberrimi abitanti preistorici del nostro Pianeta.
I sauropodi incredibilmente massicci non sorsero fino al periodo Giurassico, che seguì il Triassico. Ma i fossili di sauropodomorfi del Triassico dimostrano uno “scatto” nella crescita. L’aumento della richiesta di energia di corpi più grandi, suggeriscono i ricercatori, potrebbe aver richiesto a queste creature di coordinare i loro sforzi, formando mandrie per sostenersi su lunghe distanze.
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"Los esqueletos no estaban distribuidos azarosamente, sino que estaban agrupados de acuerdo a su edad. Los pichones…
Posted by Museo Paleontológico Egidio Feruglio on Friday, October 22, 2021
Gli scheletri non sono stati distribuiti casualmente, ma raggruppati in base alla loro età – scrivono i ricercatori sulla pagina Facebook del Museo – I pulcini appena nati, piccoli scheletri che stanno nel palmo di una mano, sono stati trovati in prossimità dei nidi. Gli animali di 1 anno, più grandi di taglia e quasi 10 kg, sono stati trovati invece raggruppati. Vi erano undici scheletri adagiati uno sopra l’altro, a dimostrazione che i giovani erano insieme come in molte specie sociali. Gli adulti e i giovani adulti, animali che pesavano 1500 kg, sono stati trovati in coppia o da soli ma comunque nelle vicinanze dello stesso sito.
Una prova incredibile della socialità dei dinosauri, che apre le porte agli studi sul loro comportamento e la loro evoluzione.
Il lavoro è stato pubblicato su Scientific Reports.
Fonti: ScienceNews / Museo Paleontológico Egidio Feruglio/Facebook / Scientific Reports
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