Alla scoperta dello splendido borgo di Specchia

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Il borgo di Specchia sorge in una posizione strategica in provincia di Lecce, lo splendido capoluogo salentino. La cittadina a metà strada tra il Mar Ionio ed il Mar Adriatico è considerato una perla della regione Puglia ed è stato a pieno titolo inserito tra I Borghi più Belli d’Italia. Il nome del borgo testimonia il passato difensivo di Specchia e deriva dalla denominazione di un cumulo di pietre disposte in forma conica, chiamato appunto ‘specchia’, utilizzato un tempo come postazione di vedetta e difesa.

Tra le accoglienti stradine del borgo pugliese abitano poco meno di 5.000 anime e sono custoditi edifici dal valore storico-artistico inestimabile. Sono diverse le influenze culturali che Specchia ha assorbito e che l’hanno resa senza dubbio una vera e propria meraviglia, capace di offrire tantissimo a chi la sceglie come meta delle sue esplorazioni, dal punto di vista architettonico, artistico, storico e gastronomico. Un angolo della Puglia da non lasciarsi sfuggire per niente al mondo.

Cosa vedere a Specchia, gioiello salentino

Passeggiando per il centro storico perfettamente conservato di Specchia si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. I vicoli stretti, i muretti a secco e le scalinate che creano suggestivi saliscendi rendono Specchia un luogo sospeso in un passato mai perduto. Il nucleo storico del borgo ha un inconfondibile animo medievale, che si può evincere dall’assetto stesso della città, sorta attorno ad un edificio difensivo in posizione sopraelevata. Mentre sono ancora osservabili qui e là i resti delle antiche cinte murarie di Specchia, è salendo verso la sua parte più alta che si incontra Piazza del Popolo, un grazioso slargo che vede affacciarsi alcuni dei più eleganti palazzi della zona. Tra questi si annoverano ad esempio Palazzo Risolo risalente al XVI secolo, la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria del XV secolo ed il Palazzo Baronale Ripa.

Se ci si trova ad esplorare questo suggestivo borgo pugliese non si può non dedicare una visita al suo forte, il Castello Protonobilissimo-Risolo. Si tratta di un edificio databile originariamente nel 1500, ma che porta i segni evidenti di numerosi rimaneggiamenti avvenuti nei secoli successivi. In qualità di abitanti della fortezza si susseguirono numerose famiglie nobili locali, come ad esempio i Ratta, i Del Balzo, i Di Capua, i Gonzaga, i Branda ed i Trani. La più famosa dinastia che ebbe in proprietà il Castello di Specchia è però quella dei Protonobilissimo, marchesi che vissero nel borgo tra il 1500 e il 1600. Oggi, il maniero appartiene alla famiglia dei Risolo ed è ancora un punto di attrazione focale della cittadina pugliese.

Il tesoro religioso di Specchia

Il patrimonio sacro di Specchia è incredibilmente vario e capace di soddisfare senza dubbio gli appassionati di turismo religioso. Splendido esempio di questa ricchezza è la La Chiesa parrocchiale della Madonna dell’Assunta, edificata nel 1605 ma ristrutturata nel corso del ‘700 con il rifacimento di facciata e navata centrale. I suoi interni sono splendidamente decorati e densi di un’aria spirituale a dir poco indimenticabile. La storia della Chiesa e dell’annesso Convento dei Francescani Neri risale invece al 1531, quando si svolse nel convento il Capitolo dei Francescani Neri.

Un anno dopo, nel 1532, è stata costruita invece la cappella di S. Caterina Martire, splendidamente affrescata con scene della vita di S. Caterina: è visitabile anche la sua cripta, scavata nella roccia e sorretta da 36 colonnine. L’abside della Chiesa di S. Eufemia invece è disposta verso oriente, secondo un uso bizantino: è in corrispondenza di questo punto cardinale che sorge il sole, simbolo della divinità di Cristo. La chiesa è databile alla fine del IX e gli inizi X secolo, ed è un angolo di medioevo custodito nel borgo salentino di Specchia. Degna di nota è anche la Cripta della Madonna del Passo, costruita tra il 1500 ed il 1600. La sua pianta è quadrangolare con al centro un baldacchino delimitato da colonne, mentre sull’altare tardo rinascimentale si trova un prezioso quadro raffigurante la Madonna col Bambino.

L’autenticità dei dintorni di Specchia

Quando ci si ritrova nei dintorni del borgo di Specchia, è altamente consigliabile non lasciarsi scappare una visita ai frantoi ipogei, ossia frantoi scavati nella roccia, costruiti tra il 1500 ed il 1800 dove venivano lavorate le olive per produrre dell’eccellente olio, un prodotto che ancora oggi rappresenta uno dei fiori all’occhiello della tipicità pugliese. Di Specchia fa parte Borgo Cardigliano, un villaggio fantasma che è stato magistralmente trasformato in un eco-villaggio esteso su 30 ettari, autonomo energeticamente ma perfettamente integrato nelle architetture e nell’ambiente naturale del territorio. Una natura tutta da esplorare, quella che circonda Specchia, grazie a piacevoli escursioni che portano a perdersi nell’esplosiva natura salentina.

Il borgo pugliese di Specchia

Da Si Viaggia

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