Alla scoperta di Offagna, tra Rocca e Feste Medievali
Offagna è uno tra i Borghi più Belli d’Italia, che sorge sulla sommità di una collina a ridosso della Riviera del Conero, in provincia di Ancona. Il borgo dall’atmosfera medievale è disposto attorno alla sua antica Rocca, la struttura difensiva principale, che ancora oggi osserva quieta lo scorrere della vita del paese e le meravigliose campagne che la circondano.
Non ci sono molti riferimenti storici a Offagna paese nel periodo romano e preromano, e le prime tracce del borgo si hanno nel Medioevo quando l’arcivescovo di Ravenna cita tra i possedimenti nella zona il Castellum Offanie. Da sempre legata al vicino comune di Osimo e contesa tra quest’ultimo e la città di Ancona, nel 1445 viene concessa in via definitiva all’attuale capoluogo marchigiano per volere del papa Eugenio IV: divenendo uno dei venti castelli della città in difesa dei confini del fiume Aspio, Offagna acquisisce il suo volto di baluardo difensivo. La storia successiva del borgo si caratterizza per momenti di prestigio e momenti di declino, e del suo passato glorioso e ricco di storia Offagna conserva numerose tracce, oggi tutte da scoprire.
Cosa vedere a Offagna
Il centro storico di Offagna ha dimensioni contenute ma è il classico paesaggio da gustare senza fretta, soffermandosi su ogni particolare. La meravigliosa Rocca di Offagna è certamente l’architettura che più colpisce il visitatore, splendido esempio di architettura militare di un periodo storico a cavallo tra Medioevo e Rinascimento. Eretta nel 1454-1455 dagli anconetani con scopi difensivi, la Rocca poggia sulla sua rupe in tufo ed è una struttura dalla forma quadrangolare con al centro un mastio alto quaranta metri e composto da cinque piani.
Sulla sommità del castello una terrazza panoramica domina la campagna, dall’Adriatico agli Appennini umbro-marchigiani, mentre attorno alla rocca scorre un perimetro di mura fortificate con merlature ghibelline, intervallate da torri difensive: il torrione semicircolare che delimitava la cinta muraria a nord est è ancora oggi visibile. La vista dal Belvedere che si estende attorno alla Rocca è davvero degna di nota e spazia fino al Monte Conero mentre all’interno della Rocca sono presenti oggi il Museo delle Armi, Il Museo della Liberazione di Ancona ed il Museo Paolucci, ricca collezione faunistica del professor Luigi Paolucci, studioso anconetano vissuto tra l’800 ed il ‘900.
Oltre a questo capolavoro militare, ad arricchire il centro di Offagna numerose opere dell’illustre architetto ed ingegnere idraulico Andrea Vinci (1743 – 1817). Vinci collaborò con altre personalità di rilievo come Carlo Murena e Luigi Vanvitelli, con il quale realizzò la Reggia Di Caserta, ed approdò poi ad Offagna per realizzare tra le altre opere il Monastero di S. Maria della Visitazione, del 1767, e la Chiesa del Santissimo Sacramento, del 1787, entrambi gioielli di razionalità, purezza formale ed austerità. La Chiesa parrocchiale di San Tommaso è invece l’edificio religioso principale di Offagna ma ad attirare l’attenzione di chi visita il piccolo centro è generalmente la Chiesa di Santa Lucia, citata per la prima volta nel 1372: custode di dipinti seicenteschi, la chiesa ha beneficiato delle opere di ristrutturazione di Andrea Vinci ed è inoltre divenuta celebre per il ritrovamento nella sua sacrestia delle reliquie di un martire.
Sono invece due i principali palazzi che meritano una visita ad Offagna. Il primo è Villa Montegallo, situata poco fuori dal centro su di un colle con vista sul mare, dal corpo seicentesco voluto da Antonio Maria Gallo, ma oggetto di rimaneggiamenti sempre del Vinci. Fu residenza aristocratica e si trova immersa in un favoloso complesso di giardini terrazzati. Villa Malacari risale anch’essa al XVII secolo e fu residenza di campagna della famiglia Malacari di Grigiano. Al suo interno si trovano numerose testimonianze della sua funzione agricola come la cantina, le stalle, la falegnameria, il frantoio ed i magazzini di grano. È oggi sede di un’azienda vitivinicola ed i suoi giardini sono davvero ammirevoli. La collocazione di Offagna nell’incantevole contesto delle valli marchigiane la rende una destinazione sognante e fuori dal tempo, perfetta per un soggiorno di relax e fiera rappresentante della bellezza senza tempo del paesaggio italiano.
Le Feste Medievali di Offagna
L’ultima settimana di luglio, la provincia di Ancona viene ammantata da un’atmosfera d’altri tempi in occasione delle Feste Medievali. Anche il borgo di Offagna è coinvolto in queste rivisitazioni ed ogni vicolo e piazza fa un tuffo indietro nei secoli recuperando il suo spirito antico. Tra mangiafuoco, cantastorie e rappresentazioni di arti e mestieri del Medioevo, Offagna assume uno charme davvero imperdibile.
L’evento principale della manifestazione è la Contesa della Crescia, una sfida fra i cavalieri dei quattro rioni, Torrione, Sacramento, Croce e San Bernardino con tanto di investitura finale dei migliori duellanti. A maggio invece il borgo si tinge di mille colori in occasione del festival Offagna in Fiore, un evento dedicato al mondo della floricoltura che colora la perla del Conero con centinaia di specie vivaistiche e di un clima tutto primaverile.
Cosa mangiare a Offagna
È vietato lasciare Offagna senza provare i suoi prodotti tipici, tra i quali spicca senza dubbio la crescia: trattasi di una piadina sottile fatta di farina, olio di oliva, strutto e lardo, e cotta alla brace o alla griglia. La si può condire con erbe di campo o lonza ed è così importante per gli abitanti del luogo tanto che esiste addirittura un’Accademia della Crescia, associazione culturale volta a difendere la pietanza tradizionale.
Tra gli altri prodotti enogastronomici da non perdere ad Offagna ci sono i suoi prodotti a base di carne, come la porchetta, cucinata con aglio, sale, pepe, finocchio e rosmarino ed il ciauscolo, un particolare tipo di salame, prodotto solo tra Ancona, Macerata e Ascoli Piceno che ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione geografica protetta (IGP). Tra le leccornie marchigiane che tentano il palato ci sono anche la pizza con i grasselli, lo stocco all’anconitana, il brodetto, specialità di pesce del Conero, ed i sciughetti, un dolce marchigiano autunnale fatto con il mosto d’uva. Da leccarsi i baffi.