MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un’altra finale per godersi l’ennesima gioia. L’ultima vissuta poche ore fa con la conquista della Liga, ma adesso il Real ha in testa solo di vivere ancora una volta le emozioni che l’ultimo atto della Champions sa regalare. Nella Madrid “blanca”, del resto, questa è considerata la competizione per eccellenza, Carlo Ancelotti lo sa bene e sa anche come si fa a vincerla, ma nelo stesso tempo ha l’esperienza necessaria per capire che il 2-2 dell’andata a Monaco di Baviera lascia in bilico la qualificazione. “Non so che partita sarà, può succedere qualsiasi cosa, so solo che abbiamo il desiderio di vivere un’altra serata fantastica”, dice il tecnico italiano che, in conferenza stampa, torna anche sulla conquista del campionato. “Siamo felici di aver vinto l’ultima partita e il titolo, ma la nostra è stata una felicità controllata sapendo che c’era da preparare questa partita con il Bayern, adesso la Liga l’abbiamo vinta, ma ora dobbiamo pensare alla Champions, poi da giovedì cominceremo a pensare a come festeggiare la vittoria del titolo”. Di fronte Ancelotti avrà un pezzo del suo passato, visto che i bavaresi li ha guidati vincendo la Bundesliga per poi arrivare al divorzio poche settimane dopo l’inizio della stagione successiva.
“Quando ci siamo resi conto che le cose non andavano come avremmo voluto abbiamo deciso di seperarci ed è stato giusto così, fa parte del mestiere. Comunque sia ho avuto un rapporto fantastico con Rummenigge, Hoeness e tutta la gente che lavora lì, ma quando non senti l’appoggio del club è meglio separarsi”, dice Ancelotti che prende le difese di Bellingham, criticato e accusato di aver cercato di disturbare il capitano della sua nazionale, Harry Kane, al momento del rigore. “Parliamo di un ragazzo fantastico che rispetta tutti, ha un ottimo rapporto con Kane, non ci saranno problemi per l’Inghilterra”. Ottimista, contento e motivato, così si definisce Ancelotti alla vigilia di una partita che può essere speciale per lui e i suoi ragazzi. “Ci credo perchè siamo il Real e abbiamo una grande rosa, avremo una tifoseria che ci aiuterà e pensiamo di potercela fare, ma la stessa cosa penseranno Tuchel e i suoi giocatori, oggi pensiamo a goderci questa vigilia, domani ovviamente ci sarà anche un pò di tensione e di preoccupazione. Ci saranno ritmi alti, dobbiamo fare meglio rispetto all’andata, soprattutto in difesa”.
“Il Bayern – ha aggiunto – ha dimostrato grandi qualità all’andata, sono fostissimi in avanti, veloci, una squadra che come noi merita di giocarsi l’accesso in finale”. Questo Real lo rende felice non solo per i successi, ma in generale per la quotidianità. “Quando vinci un campionato c’è la soddisfazione per un lavoro ben fatto, per l’impegno e la volontà che i giocatori hanno messo in campo ogni giorno. Con il lavoro e il sacrificio abbiamo superato le tante difficoltà che abbiamo avuto, da allenatore questo sicuramente fa piacere”. Per Ancelotti questo “è uno dei giorni più belli della stagione, siamo vicini a un’altra finale, vedi la squadra stare bene e allora sei contento”. Lui preferisce non catalogarsi in una delle categorie attribuite ai tecnici, lui si definisce “un allenatore che si adatta, il fatto che non si identifichi chiaramente l’identità delle mie squadre credo sia un pregio, non un limite”, spiega a Sky Sport per poi parlare anche delle sue punte, ovvero Vinicius e Rodrygo. “Quando hanno la palla tra i piedi non ho niente da chiedergli, sono bravi, i migliori, gli chiedo solo di lavorare e di sacrificarsi quando la palla non l’abbiamo noi”, chiude con la consueta semplicità ‘Don Carlò.
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