Ancelotti “Tra noi e Barça non ci sono 11 punti di differenza”

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Tempo di Lettura: 2 minuti“Lo abbiamo dimostrato negli scontri diretti”, dice il tecnico del Real

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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – La Liga è andata. Manca solo la matematica ma gli 11 punti di ritardo sul Barcellona a 8 giornate dalla fine, dicono che il Real Madrid con ogni probabilità dovrà cedere lo scettro ai catalani di Xavi. Carlo Ancelotti lo sa bene, si concentra sulla Champions ma alla vigilia del match contro il Girona (non ci saranno Benzema e Camavinga), ci tiene a sottolineare che la classifica non rispecchia, a suo modo di vedere, la realtà delle cose. “Tra noi e il Barcellona non ci sono 11 punti di differenza, lo abbiamo dimostrato anche negli scontri diretti. I dettagli hanno determinato questo distacco che noi cercheremo di ridurre nelle prossime partite”, spiega il tecnico dei blancos in conferenza stampa. A cominciare dal match di domani in casa del Girona. “Una squadra che gioca un bel calcio – dice l’allenatore italiano -, sono organizzati e hanno un buon possesso palla, noi non avremo Camavinga e Benzema, mentre Rodrygo non si è allenato con noi ma dovrebbe esserci. Comunque non è nulla di serio, dovrebbero rientrare presto. Karim è un giocatore molto importante per noi e ultimamente ha dimostrato di essere in condizione, deve continuare così, lui è uno che se sta bene vuole giocare senza risparmiarsi e anche noi vogliamo la stessa cosa”.
Soddisfatto della disponibilità di una rosa ben assortita tra vetereani e giovani (“Non sempre è facile lasciar fuori alcuni giocatori, ma tutti capiscono bene che devo fare delle scelte e l’orgoglio dei giocatori di vestire questa maglia li aiuta ad accettare le mie decisioni”), Ancelotti elogia “Raul e Arbeloa per l’ottimo lavoro che stanno facendo con la cantera, abbiamo ragazzi del 2003 e 2004 molto interessanti e che presto verranno con noi in prima squadra”. Lavora molto bene con il settore giovanile anche il Barcellona che, allo stesso tempo, non ha dimenticato Lionel Messi il cui ritorno sembra sempre più probabile. “Messi e il Barça possono fare quel che vogliono, non è un argomento che devo affrontare io, sicuramente se dovesse tornare sarebbe un bene per la Liga”, dice Ancelotti che ancora una volta si ritrova in semifinale di Champions. Tra le quattro semifinaliste (Inter, Milan e Manchester City le altre) nessuna è in testa nel proprio campionato, mentre nella scorsa stagione il Real vinse Liga e Coppa dei Campioni. “Non è semplice piazzare il ‘Dobletè – dice Ancelotti -, a volte può capitare di concentrarsi più su una determinata competizione”.
Infine grandi elogi per Camavinga (“Dal punto di vista atletico ha il motore di una Ferrari, da quello tecnico non ha nulla da imparare”) e Asencio (“Mi piace molto come giocatore, ha caratteristiche che lo rendono interessante per ogni tecnico e ogni club, io spero che possa restare con noi”), mentre su Hazard resta il mister di un fuoriclasse che non si è più ritrovato. “Non abbiamo parlato molto, non chiedo ai miei giocatori di venirmi a cercare, ma se hanno voglia di scambiare quattro chiacchiere mi troveranno sempre pronto”, conclude Ancelotti.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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