Anche le mamme vogliono dormire

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Questa è la frase che Paola Cortellesi ha pronunciato in un’intervista per il lancio del film Figli del quale è protagonista con Valerio Mastrandrea.

Anche la mamme vogliono dormire è una frase forte, reale, concreta, una richiesta di aiuto. Perchè sembra quasi scontato che debbano sempre essere le mamme a prendersi cura dei figli, a svegliarsi la notte, a perdere ore e ore di sonno senza mai una reale possibilità di recupero. Le mamme vogliono dormire, le mamme hanno bisogno di dormire perchè si devono ricaricare per poi potersi occupare di tutto il resto.

Il mio secondo figlio fino ai tre anni non ha mai dormito una notte intera, si svegliava in continuazione a volte perfino ogni ora. Ricordo quel periodo come uno tra i più frustranti della mia vita. E una delle cose che mi ripetevo durante quelle veglie forzate era “voglio dormire, ho bisogno di dormire”. E anche quando lui dormiva per qualche ora in maniera continuativa, il mio sonno era interrotto dalla consapevolezza che si sarebbe svegliato da un momento all’altro.

La trama di questo film è una storia di vita vissuta. L’arrivo del secondo figlio che come un fulmine a ciel sereno sconvolge la tua vita. Così è stato per me. Con il primo figlio la tua vita cambia radicalmente, ma è il secondo che arriva a sconvolgertela…soprattutto se non dorme per tre anni.

Mi sono ritrovata molto nelle affermazioni di Valerio Mastrandrea e Paola Cortellesi.

Nelle dinamiche che racconta, nei piccoli gesti di affetto quotidiano (le solleticate…), nella lettura delle storia alla sera; nelle feste terrificanti e le cene coi genitori di scuola, e nelle stramaledette chat di classe, che a sentire in giro tutti odiano, ma dalle quali nessuno pare davvero esimersi. Nelle difficoltà di avere a che fare con un neonato – col secondo neonato – e dover rifare tutto daccapo, e con fatica doppia, mentre la vita implacabile va avanti e diventa sempre più complicata. Nelle tensioni tra le due parti della coppia, nelle liti, nei tentativi di pianificazione, nelle fughe e nelle riappacificazioni.

Figli, il film diretto da Giuseppe Bonito, racconta la storia di Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi), una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l’arrivo di Pietro, il secondo figlio della coppia. Quella che sembrava una perfetta famiglia media inizia a mostrare i primi squilibri e i due coniugi si ritroveranno a scontrarsi con l’imprevedibile. Iniziano così a emergere vecchi rancori, insoddisfazioni che non riescono più a essere celate e ogni minimo disaccordo sembra essere motivo di litigio.
Anche gli amici della coppia mostreranno l’instabilità che sembra innestare la crescita di uno o più figli, soprattutto se non si è più ventenni. L’unica salvezza sembra essere una babysitter, ma la ricerca è ardua e trovare una che faccia al caso loro sembra un’impresa titanica.
Tra bimbi che piangono, lavatrici, urla e faccende domestiche accumulate, Sara e Nicola riusciranno a superare la crisi generata dalla nascita del loro secondogenito?

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