Aru “Dopo la Vuelta saluto il ciclismo professionistico”

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Fabio Aru è pronto ad alzare bandiera bianca. Lo scalatore sardo, 31enne, ha annunciato oggi che alla fine della Vuelta a Espana, in scena da sabato al 5 settembre, si ritirerà dal ciclismo professionistico. Il “Cavaliere dei Quattro Mori”, attualmente nel team Qhubeka NextHash, vincitore della corsa rossa nel 2015 ha deciso di salutare tutti proprio dal “Grande Giro” a lui più caro. Nel palmares di Aru anche: un quinto posto nella Vuelta del 2014 e due podi al Giro d’Italia, secondo nel 2015 e terzo nel 2014. Per lui sei vittorie di tappa nei “Grandi Giri”: 3 nella corsa rosa, 2 alla Vuelta a Espana e una al Tour de France del 2017, quando ha chiuso la manifestazione al quinto posto.
“Prendere questa decisione non è stato facile ma è qualcosa a cui penso e sulla quale discuto con la mia famiglia da tempo. Corro con la mia bici da 16 anni e da più di un decennio come professionista. Ora è giunto il momento di dare la priorità ad altre cose della mia vita e alla mia famiglia”, ha dichiarato il sardo, come si legge nella nota emessa oggi dal suo team.
“Durante la mia carriera un tempo significativo l’ho passato lontano da casa e per me questo è il momento per restituire qualcosa alla mia famiglia. Ho avuto la fortuna di realizzare il mio talento sul palco più grande di tutti e, assieme ai miei compagni di squadra, di festeggiare incredibili successi”, ha aggiunto Aru.
“Spero di essere stato in grado di dimostrare i miei veri valori durante la mia carriera e di aver reso i miei tifosi orgogliosi di me. Voglio esprimere un profondo senso di gratitudine a tutti i miei ex compagni di squadra e al personale delle mie ex squadre, Astana e UAE, che mi hanno accompagnato durante la mia carriera. Abbiamo condiviso alcuni momenti incredibili, dei quali vi sarò per sempre grato”, ha detto ancora il sardo, campione d’Italia nel 2017.
“Infine, voglio rendere un omaggio speciale al team Qhubeka NextHash: è stato fantastico per me farne parte. Devo ammettere che quando sono entrato a far parte del team ero consapevole che era speciale, diverso, ma non avevo una reale comprensione di come sarebbe stato veramente. Questa squadra, senza dubbio, è assolutamente unica non solo nel ciclismo ma in tutto lo sport: sono incredibilmente orgoglioso di correre qui e onorato di concludere il mio periodo da professionista in questa squadra”, ha continuato Aru.
“Dopo alcuni anni difficili, nel 2021 sono stato in grado di correre di nuovo forte con la mia bici e di andare a un livello di cui sapevo di essere capace. Questa è una vittoria in sè e qualcosa di cui sarò per sempre grato. Voglio esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a Douglas Ryder, Lars Michaelsen, Gabriele Missaglia, Mattia Michelusi, a tutto lo staff e ai miei compagni di squadra”, ha concluso il sardo.
(ITALPRESS).

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