#Atuttomondo: le principali notizie dall’estero
- Redazione
- 12/05/2020
- Mondo
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A cura dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – #ATUTTOMONDO. Questo il titolo della rassegna stampa internazionale dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo. In collaborazione con l’agenzia Dire, ogni martedì e venerdì verrà diffuso sulla rete nazionale delle agenzie, sul sito e social della Dire.
Lo scorso 5 maggio è stata celebrata la prima giornata mondiale della lingua portoghese, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel novembre del 2019. Per molti anni, durante questa data, è stata festeggiata l’importanza che hanno la lingua e la cultura portoghese ma in questo 2020 la celebrazione è stata a dir poco solenne grazie al riconoscimento dell’ONU. Il portoghese è lingua ufficiale in 9 Paesi distribuiti su 4 continenti, è la lingua con il maggior numero di parlanti nell’emisfero australe e, durante i festeggiamenti di questa giornata così emblematica, il Covid-19 si è comunque fatto sentire. Le cerimonie si sono svolte tramite interviste e interventi a distanza e il tutto, ovviamente, si è ridotto al sistema telematico. L’Istituto Camões è riuscito a rendere il programma il più interattivo possibile grazie a filmati, iniziative e inaugurazioni di concorsi letterari. A questa giornata così importante, e che è entrata ufficialmente nella storia, hanno partecipato capi di Stato, rappresentanti dell’Istituto Camões, politici, personalità illustri del mondo dello spettacolo, dello sport, della letteratura ma anche studenti. Importanti sono stati anche gli interventi di quest’ultimi che affermano come questa lingua funga da collante specie ora che siamo tutti costretti al distanziamento sociale. Questa è la situazione tipica dei Paesi africani (come l’Angola) dove per molte comunità la lingua madre è la lingua indigena e, in questa epoca così difficile, il portoghese ha svolto un ruolo di lingua franca importante riducendo quanto più possibile l’isolamento (quanto meno psicologico), incrementando la comunicazione e evitando l’interruzione dello sviluppo nazionale.
Francisco Ribeiro Telles, segretario esecutivo della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP), durante il suo discorso ha fatto notare come il Covid-19 abbia influenzato anche la realtà linguistica delle varie comunità riportando all’uso quotidiano termini che non si utilizzavano con frequenza (isolamento, quarantena, casi positivi) o che fanno parte di un lessico più contemporaneo (ad esempio “telelavoro”). Del resto, la lingua è un organismo vivo e di conseguenza è soggetta ai cambi della realtà sociale.
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