Baciare i propri figli è la migliore medicina per un genitore
Harry d’Inghilterra è rientrato nella sua nuova residenza nordamericana e alcune fonti hanno raccontato : «Quando è entrato in casa era notte, Archie stava dormendo. Al risveglio, gli occhi del bambino si sono illuminati alla vista del papà, era davvero emozionato. Harry allora lo ha appoggiato sul suo petto e ha iniziato a baciarlo. Non riusciva più a smettere».
Poche cose offrono tanto conforto ed emozioni positive quanto gli abbracci e baci.
I nostri migliori ricordi, i più intensi, sono spesso costruiti intorno a quei momenti in cui siamo rimasti, per qualche secondo, abbracciati alle persone che più amiamo. Abbracciare fa bene alla salute: è una medicina che non costa nulla e che dovremmo somministrarci ogni giorno.
Abbracci e baci: una medicina per il nostro cervello
Dare un bacio ai nostri figli è sicuramente la cura migliore per ogni genitore. Nella maggior parte dei casi è un gesto spontaneo che nasce proprio da quel bisogno di contatto che un genitore ricerca nel proprio figlio, ma anche una dimostrazione del legame che li unisce. In alcuni casi il bacio che si da ad un figlio ha uno scopo terapeutico vero e proprio, riesce magari ad alleviare preoccupazioni e sensi di colpa. Riporta il genitore a quelle che sono le sue priorità e serve in qualche misura a mettere in secondo piano altre preoccupazioni.
Nessun gesto è tanto istintivo, potente e curativo quanto abbracciare una persona cara. Sappiamo che i gesti positivi e colmi di affetto come le carezze, i baci e gli abbracci riducono lo stress e favoriscono le connessioni neuronali.
Una tra le cose più belle è svegliare e far addormentare i nostri figli con un bacio e un abbraccio. Questo è sicuramente un toccasana per entrambi e aiuta a dare alla nostra giornata un senso diverso. Tanto per cominciare, e in linea con le previsioni più rosee, un bacio aumenta le endorfine, le molecole del Benessere. Si tratta di un gruppo di molecole prodotte dal cervello che ha struttura chimica molto simile alla morfina e ai suoi derivati: per questa ragione, ne condivide gli effetti sull’organismo e il nome (“oppioidi endogeni”). Esattamente come gli analoghi naturali e semisintetici (come l’ossicodone e la codeina) hanno attività analgesica (sono un anestetico naturale), euforizzante o ipnotica (a seconda della concentrazione).
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