Baglioni “Dedico la Lupa Capitolina ai miei genitori”
Tempo di Lettura: 2 minutiRoma (ITALPRESS) – Il forte legame tra Claudio Baglioni e la sua città, Roma, da oggi è ancora più indissolubile. Il Sindaco Roberto Gualtieri ha consegnato, infatti, al cantante la celebre Lupa Capitolina per il suo contributo artistico e il forte legame con la città.“Siamo onorati di ricevere Claudio Baglioni, per conferirgli la Lupa. E’ […]
Roma (ITALPRESS) – Il forte legame tra Claudio Baglioni e la sua città, Roma, da oggi è ancora più indissolubile. Il Sindaco Roberto Gualtieri ha consegnato, infatti, al cantante la celebre Lupa Capitolina per il suo contributo artistico e il forte legame con la città.
“Siamo onorati di ricevere Claudio Baglioni, per conferirgli la Lupa. E’ un artista unico, un poeta, autore di musiche bellissime. E’ stato anche un innovatore nella sua esperienza musicale. Ha saputo fondere generi e al tempo stesso avere un’impronta musicale riconoscibilissima e profondissima, soprattutto nel rapporto con i suoi testi, le armonie e le melodie che sono nelle sue canzoni, dei capolavori rimasti nell’immaginario e nel cuore degli italiani”, ha detto in occasione della cerimonia di consegna Gualtieri. “Baglioni ama la nostra città. Ha saputo raccontarla in tantissime canzoni che hanno tratto ispirazione da luoghi, situazioni ed epoche della nostra città, trasformandola in poesia. E’ anche una persona impegnata sul versante dei diritti e del dare qualcosa con la sua fondazione”. Con queste parole il Primo cittadino capitolino ha espresso “la riconoscenza, l’affetto e la gratitudine da parte di tutte le romane e i romani”.
Prima della cerimonia di consegna il Sindaco e Baglioni si sono incontrati privatamente, come hanno rivelato, per suonare due dei brani “Un po di più” – “E tu come stai?” appartenenti al repertorio del cantante che una volta ricevuta la Lupa ha dichiarato: “Sono grato a Roberto Gualtieri e a tutti coloro che mi conferiscono questo premio. Forse per la prima volta penso di dedicarlo a Silvia e Riccardo, mia madre e mio padre, che non essendo romani appena finita la guerra pensarono di trovare l’El Dorado, la terra promessa da Ficulle, un paese umbro, nella Capitale”. I chilometri fatti dai genitori, ha aggiunto l’interprete “li hanno fatti volando. Avevano delle alucce dell’entusiasmo, della speranza e della certezza che il futuro sarebbe stato qualcosa di migliore. A loro va la colpa e il merito di avermi fatto nascere in questa città che abbiamo visto crescere, perchè tutte le case che abbiamo potuto permetterci fino a un certo punto della vita erano ai bordi di periferia. Dove la città cresceva. Come la città si spostava noi ci spostavamo di conseguenza”. Si percepisce, proprio, il legame con la Capitale, evidente anche secondo queste parole “Roma è la città in cui mi sono esibito di più, credo di aver cantato ovunque, bisogna costruire dei nuovi spazi”.
Baglioni ha inoltre ripercorso gli anni del periodo di Centocelle, gli inizi della sua carriera con la prima esibizione in trasferta in un Castello degli Odescalchi, accompagnato, ancora 17enne, dai genitori stessi all’appuntamento con il pianista con cui poi sarebbe andato a esibirsi: “Vorrei dire grazie a quei due ragazzi che sono venuti giù a Roma volando e mi hanno fatto nascere qui”.
– foto xl5 Italpress –
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