Bambini non vaccinati a scuola: cosa succede
Come sapete la scuola richiede sempre una documentazione che certifichi le vaccinazioni eseguite, ma per i bambini non vaccinati a scuola succede qualcosa? Possono frequentare? Pagano una multa?
I 10 vaccini obbligatori, in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale relativo a ciascuna corte di nascita, sono quelli contro:
- poliomielite
- tetano
- difterite
- epatite B
- Haemophilus influenzae B
- pertosse
- morbillo
- parotite
- rosolia
- varicella
La mancata della suddetta presentazione nei termini stabiliti sarà segnalata, entro i 10 giorni successivi, all’Asl territorialmente competente, che avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento.
C’è da sapere che in molti casi alcuni vaccini sono disponibili in forma combinata perché somministrati al bambino attraverso un’unica iniezione. Con questo sistema viene ridotto il disagio della puntura e viene incrementata l’efficacia della risposta immunitaria stessa.
Quando il bambino compie 6 anni sono obbligatori i seguenti richiami:
- difterite
- tetano
- pertosse
- polio (DTP + polio)
- richiamo morbillo
- parotite
- rosolia e varicella (MPR o MPRV)
Bambini non in regola con i vaccini possono andare a scuola?
I bambini di asilo nido e scuola materna non vaccinati o non in lista d’attesa per esserlo, non potranno andare a scuola finché la loro situazione non sarà regolarizzata.
Le famiglie che hanno intenzione di vaccinare i propri figli non avranno problemi se, per diverse ragioni, hanno avuto alcuni rinvii. Al contrario, saranno sanzionati i genitori che hanno sottratto intenzionalmente il bambino alla suddetta vaccinazione per motivi ideologici.
Sono oltre i ventimila i bambini sotto i sei anni non in regola a rischiare l’esclusione da nidi e materne. Perché? Il rispetto degli obblighi vaccinali è un requisito necessario per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni).
Il discorso relativo alla scuola primaria, medie e superiori, invece, è differente. I bambini e i ragazzi hanno garantito l’accesso, ma in caso non siano stati rispettati gli obblighi, l’Asl attiva un percorso di recupero della vaccinazione, facendo ricorrere la famiglia in sanzioni amministrative da 100 a 500 euro, modulate in base alla gravità dell’inosservanza. Quindi, per la scuola del primo e del secondo ciclo l’obbligo vaccinale non è un requisito di accesso.
Nel momento in cui il genitore/tutore/affidatario non presenta la documentazione richiesta, il minore non in regola con gli adempimenti vaccinali non potrà più frequentare la scuola ma sarà nuovamente ammesso ai servizi in seguito alla presentazione della documentazione richiesta.
Multa per bambini non vaccinati: quanto si paga
Le Asl inviano alle scuole l’elenco dei bambini non in regola con l’obbligo vaccinale, ovvero chi è in arretrato e chi non ha preso l’appuntamento per vaccinarsi. A quel punto le scuole fanno una comunicazione scritta alle famiglie, in cui si dice che entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso dovranno mettere in regola i figli e presentare alla scuola la documentazione relativa all’avvenuta vaccinazione.
Nel caso in cui ciò non dovesse verificarsi, è previsto il pagamento di una multa che può andare da 100 a 500 euro, in base alla gravità dell’inadempimento, mentre nel caso di bimbi da 0 a 6 anni è prevista l’impossibilità ad accedere all’asilo.
Ai fini dell’iscrizione al nuovo anno scolastico è risultata obbligatoria la presentazione da parte dei genitori degli alunni, di un modulo per l’autocertificazione della vaccinazione obbligatoria.
Si tratta di un’autocertificazione vaccini che deve essere consegnata alla scuola entro una specifica data di scadenza per la scuola d’infanzia, scuola primaria, elementare, medie e superiori fino all’obbligo scolastico, comprese anche le scuole private.
All’interno di tale autocertificazione vanno indicate tutte le vaccinazioni effettuate, le eventuali vaccinazioni per cui il bambino ha ottenuto l’esonero dal proprio medico, le vaccinazioni omesse o differite e le vaccinazioni per cui è stata presentata richiesta ma che non sono state ancora effettuate. Anche gli operatori scolastici sono tenuti a compilare un modulo di autocertificazione, molto simile a quello descritto in precedenza, e a trasmetterlo alla scuola in cui lavorano.