di Sonia Arpaia
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Sono assolutamente soddisfatto di queste due medaglie. Prima della partenza per Parigi non l’avrei detto, se ne fosse arrivata una sarei stato super contento. Sono arrivate due di cui una d’argento, per cui più di così non potevo sperare”. Francesco Bettella è stato tra i primi ad aprire la grande cavalcata del nuoto azzurro nella vasca della Paris La Defanse Arena ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Il 35enne azzurro, alla sua terza edizione personale, ha conquistato il bronzo nei 100 rana S1 nella giornata di apertura e l’argento nei 50 due giorni dopo. “Riconfermarsi è sempre più difficile. Sono state gare molto impegnative e tutte e due con l’arrivo in volata. Nei 100 ho perso l’argento, ma nei 50 non volevo ripetere la stessa cosa quindi ho messo tutto me stesso”, ha aggiunto l’azzurro all’Agenzia Italpress. Padovano, tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro, nato con una neuropatia e in acqua già a 3 anni come forma di riabilitazione, Bettella aveva conquistato due bronzi a Tokyo, e due argenti a Rio nelle stesse gare. “Ogni Paralimpiade ha un pò un gusto a sè. Rio è stata la mia prima, e c’era un misto di emozione incredibile. A Tokyo purtroppo non ho potuto condividere la festa con nessun altro perchè non c’erano tifosi, e nessuno a vederci. Entrare in questa piscina a Parigi è stato veramente qualcosa di magico, con le persone davvero molto vicine agli atleti sul piano vasca, davvero molto emozionante”, ha aggiunto a margine delle celebrazioni per le sue vittorie a Casa Italia. I Giochi Paralimpici, ci tiene a ricordare Bettella, “sono importantissimi perchè al di là della soddisfazione e delle medaglie che vinciamo noi atleti singoli, sono fondamentali per la visibilità che danno al movimento paralimpico, e fanno vedere che gli atleti anche con disabilità molto importanti come può essere la mia, con l’impegno, la dedizione e il sacrificio possono raggiungere obiettivi molto importanti e, anche se non si dovessero raggiungere, porsi un obiettivo, avere un sogno concreto su cui lavorare, ti cambia la vita come lo è stato per me”. Non solo il nuoto e lo sport, però, nel presente e nel futuro di Francesco. “Adesso devo concludere il mio Dottorato in Neuroscienze all’Università di Padova che è durato tre anni, quindi quasi come una Paralimpiade, e poi mi prenderò un pò di tempo per riprendermi dalle fatiche di questo periodo e deciderò quello che sarà il mio futuro – ha concluso – Non mi precludo niente, Los Angeles 2028 è molto affascinante. Quattro anni sono lunghi da guardare adesso, il prossimo anno abbiamo i Mondiali a Singapore che sono altrettanto affascinanti. Intanto finisco il Dottorato, mi riprendo un pò e poi deciderò con calma”.
– foto Italpress –
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