Blended Learning, l’apprendimento misto che può aiutare i bambini nello studio
Avete mai sentito parlare di Blended Learning? Si tratta di un metodo didattico che coniuga l’insegnamento tradizionale con l’impiego della tecnologia, si parla infatti di apprendimento misto, dato che prevede anche l’utilizzo di tablet, smartphone e altri strumenti tecnologici.
Qualcuno lo confonde con la didattica a distanza ma non si tratta della stessa cosa, anche perché il Blended Learning veniva praticato già prima del lockdown. E il suo obiettivo non è facilitare solo l’apprendimento a distanza, bensì coinvolgere maggiormente gli studenti e al tempo stesso favorirne l’apprendimento alternando insegnamento online e in aula.
Una ricerca intitolata “Efficacia dell’apprendimento misto: relazione tra le caratteristiche degli studenti, le caratteristiche del design e i risultati” ha rilevato buoni risultati da parte degli studenti che in classe utilizzavano la tecnologia, purché inserita nel modo corretto.
E un ulteriore studio, Beyond blending, condotto da Towards Maturity, ha dimostrato che molte organizzazioni di successo ricorrono proprio all’apprendimento misto.
Ma se il Blended Learning si sta dimostrando sempre più efficace, non prescinde comunque dalla figura dell’insegnante, che continua a fare la differenza. Vale a dire che l’insegnamento misto può dare ottimi risultati, migliori sia rispetto all’insegnamento tradizionale che a quello esclusivamente virtuale, solo se il docente è valido!
Ma quali sono i benefici del Blended learning che stanno contribuendo a renderlo tanto popolare?
Da un lato la flessibilità che offre agli studenti, che devono imparare ad auto-disciplinarsi e a gestire il proprio tempo in modo più autonomo, responsabilizzandosi. Altro beneficio è la possibilità di apprendere gli insegnamenti secondo i propri ritmi e modalità, cosa che nella formazione tradizionale non succede.
Inoltre, secondo alcuni docenti, favorirebbe l’apprendimento autonomo, la personalizzazione del materiale didattico a seconda delle esigenze dello studente e migliorerebbe la comunicazione tra docenti e studenti. Per non parlare del fatto che abitua i bambini a un futuro sempre più digitale, anche nel mondo del lavoro!
FONTI: Imagine Learning
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