Bonelli: “Verdi puntano ai territori a partire dal rapporto con i sindaci”
ROMA – I Verdi lavorano, e puntano, a “un soggetto ecologista, civico, solidale che recuperi il rapporto con i Sindaci, perché si pensa troppo che la politica viva solo nel Parlamento, quando invece si devono coinvolgere nella trasformazione politica del Paese i tanti sindaci e amministratori che sui territori sono in prima linea nella trasformazione e nell’innovazione”, inclusi quelli “che non si riconoscono più nel Partito democratico”. A spiegarlo è Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi.
“Ci saranno sorprese nei prossimi mesi“, prosegue, “l’obiettivo è riunificare tutto il mondo ambientalista”, con la “prospettiva che vogliamo costruire di una forza ecologista civica, che parli anche ai mondi produttivi, che rassicuri sul fatto che non siamo i talebani ma quelli che vogliono rendere competitivo il nostro sistema economico, non deve collocarsi nel perimetro della sinistra”.
Rispetto al collocamento tra gli schieramenti un soggetto politico che “deve portare avanti anche valori di sinistra ma con un perimetro molto più ampio, centrale nella società, sul modello dei Verdi tedeschi- dice il coordinatore nazionale dei Verdi- che sappia essere accogliente con le diverse culture, non solo quelle cattoliche che guardano a papa Francesco, ma anche a quelle dell’area liberal democratica e di coloro che pensano i valori della sinistra siano stati mortificati e intendono portarli avanti”. Il progetto politico “che abbiamo lanciato sta molto interessando”, aggiunge, “i Verdi italiani intendono cambiare pelle e in cooperazione con i Verdi europei stiamo facendo un lavoro per costruire una casa comune”.
Il segnale giunto da Rossella Muroni con la nascita di una componente ecologista alla Camera, alla quale sarà ceduto il simbolo del ‘Sole che ride‘ per permettere la nascita del gruppo, “è un segnale che i Verdi italiani stanno lavorando per una massima apertura- prosegue Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi- e il prossimo obiettivo è non solo quello di avere dei riferimenti al Senato ma di averne importanti anche nel Paese”. Infatti “si parla molto del Palazzo, del Parlamento, ma ci si dimentica che la vera frontiera dove si costruisce il consenso sono le città, i Sindaci, gli amministratori- sottolinea Bonelli- L’altra dimensione che vogliamo costruire è quella civica del soggetto ecologista con quei sindaci e amministratori che hanno lavorato e lavorano per avviare la transizione ecologica nelle città. Ce ne sono tanti nel nostro Paese che non si riconoscono più nel Partito democratico”.
Ecco, su queste linee “stiamo facendo un grande lavoro, questa grande traversata nel deserto che sta durando da anni sta portando dei frutti”, avverte il coordinatore dei Verdi. “Alle ultime elezioni europee abbiamo preso il 2,4% con 25mila euro spesi nella campagna, frutto dell’autofinanziamento, e nella totale marginalizzazione mediatica- spiega- i dati dell’Osservatorio di Pavia parlano chiaro, abbiamo presenze del tutto nulle sui media. Abbiamo costruito una presenza sui social ma principalmente una presenza territoriale. Abbiamo eletto nuovi consiglieri regionali Verdi, oggi ne abbiamo sei in tutta Italia più tre nel Sud Tirolo, e abbiamo oltre cento consiglieri comunali. Questa dimensione è ancora troppo piccola, ma la faremo crescere”, conclude Bonelli.
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