NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Se Boston è in testa alla Eastern Conference non è solo per la sua capacità offensiva. Lo ha capito a spese proprie Indiana, sconfitta 129-124 dai Celtics dove Jayson Tatum, oltre a mettere a referto 30 punti, diventa decisivo con due stoppate nei 30 secondi finali. “Devi essere bravo a vincere le partite anche con la difesa”, sottolinea coach Mazzulla. Nemmeno il rientro di Haliburton (13 punti ma con 5/16 dal campo) basta ai Pacers, che da -20 risalgono fino a -3 (127-124) prima della stoppata di White (24 punti) sul tentativo da tre di Nesmith (il migliore dei suoi con 26 punti e 12 rimbalzi) e della già citata doppia difesa di Tatum, su Turner e sullo stesso Nesmith. Senza Anthony Davis, i Lakers incassano la seconda sconfitta di fila in doppia cifra, cedendo 138-122 ad Atlanta dove Young mette dentro i primi sei tentativi da 3 e chiude con 26 punti. In ombra LeBron James (20 punti). Tenta la risalita verso i play-in Golden State, sicuramente in crescita dal rientro di Draymond Green: 119-107 su Philadelphia con uno Stephen Curry versione All Star (37 punti con 8 triple, oltre a 8 rimbalzi e 7 assist) e l’ottimo contributo di Wiggins (23 punti) mentre i Sixers sono in ansia per Embiid (14 punti), uscito nel finale dopo uno scontro con Kuminga: atteso l’esito degli accertamenti nelle prossime ore. Fra le squadre più in forma del momento c’è New York, in serie positiva da 8 partite: 118-103 su Utah con 29 punti e 9 assist di Brunson e 33 punti di DiVincenzo, con i Knicks che consolidano il terzo posto a Est. Buona prova fra i Jazz di Simone Fontecchio: 14 punti (1/2 da due e 4/8 da tre), 5 rimbalzi, un assist, una stoppata e una palla persa il suo score in 29 minuti. Prosegue invece il momento no di Chicago, al terzo ko in quattro gare: la spunta Toronto (118-107) che torna a sorridere dopo cinque sconfitte consecutive.
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