Bullismo: è possibile che questo sia presente già all’asilo?
Sono molti gli specialisti del settore che consigliano ai genitori di essere sempre attenti ai comportamenti e alle parole dei loro bambini durante gli anni dell’asilo. È sicuramente un’ipotesi remota, ma il fenomeno del bullismo non è assolutamente da sottovalutare. “Anche tra bambini molto piccoli ci possono essere situazioni di disagio o di pressione del gruppo sul singolo”, avverte lo psicologo Iannaccone. Nel caso in cui questo avvenga bisogna quindi trovarsi pronti e preparati ad intervenire il più presto possibile per evitare problemi futuri.
Bullismo asilo: una combinazione non sempre perfetta
Dicevamo che molto spesso il bullismo asilo è un tipo di fenomeno tende ad essere sottovalutato o preso sottogamba. Si scambiano quelli che sono dei veri e propri episodi di bullismo con dei litigi o con dei capricci tra bambini. In realtà il bullismo è presente già in questi anni ed è necessario intervenire prontamente per correggere gli atteggiamenti sbagliati. L’asilo è il primo distacco che il bambino ha dalla sua comfort – zone familiare. Per la prima volta il bambino si trova a fare i conti con una realtà completamente nuova e con persone mai conosciute prima. Non è più lui l’unico protagonista, ma deve condividere lo scenario con altri bambini della sua età. Ecco che l’asilo diventa quindi una delle prime sfide che il bambino deve compiere, con gli altri e anche con se stesso. È sarà proprio qui che inizierà a provare i primi sentimenti di rabbia, di nervosismo e di frustrazione che col tempo imparerà a gestire. Ed è da questi stessi sentimenti che possono nascere dei disagi da non sottovalutare. Ecco quindi che subentra il ruolo dell’educatore e della maestra d’asilo, che deve capire quando intervenire per prevenire atteggiamenti violenti o poco consoni ad un contesto scolastico e comunitario.
“Mamma, non voglio più andare all’asilo”
È con queste parole o con altre molto simili che il bambino cerca di esprimere il proprio disagio o la propria sofferenza ai genitori nel varcare la soglia della porta dell’asilo. L’asilo viene visto come un incubo, un ostacolo da evitare. Per i bambini vittime di bullismo è davvero difficile confessare i loro pensieri e i loro stati d’animo, quindi tendono ad evitare la situazione e ad arginare il problema. Ma non è questo un atteggiamento conveniente, bisogna infatti sempre confessare e cercare di capire cos’è che non va e prestare attenzione alle dinamiche relazionali che si instaurano tra i bambini che frequentano l’asilo. Importante poi è non banalizzare mai le situazioni di disagio che un bambino avverte e cercare di andare a fondo alla questione. Le dinamiche che il bullo instaura con la sua vittima possono essere delle più disparate, dalla violenza verbale a quelli fisica e psicologica, all’esclusione. La vittima sarà sempre il bambino più fragile, incapace di reagire e di rispondere.
Bullismo asilo: come intervenire in questi casi?
Fondamentale in questi casi è l’ascolto. Bisogna inoltre essere in grado di rafforzare quelle abilità che gli psicologi chiamano pro – sociali. Queste sono il dialogo, la capacità di confrontarsi con gli altri, la capacità di prendere decisioni e soprattutto l’empatia. Per evitare di crescere figli violenti bisogna educarli fin da piccolissimi a questi sentimenti, utili a prevenire forme di prevaricazione e di violenza sugli altri. Per questo è fondamentale che ci siano delle famiglie alle spalle di questi bambini che li guidino e facciano capire loro cosa è giusto e cosa invece è sbagliato, per evitare la sofferenza altrui. Evitiamo quindi, cari genitori, sculacciate, schiaffi, o parolacce ai nostri bambini quando sono piccoli. Questo rappresenta già un buon inizio.
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