Cà Foscari Venezia forma gli ingegneri della transizione ecologica
Tempo di Lettura: 2 minutiVENEZIA (ITALPRESS) – Quello della transizione ecologica è un concetto che ormai è ripetuto come un mantra nelle aziende italiane ed europee. Una necessità dalla quale non ci si può sottrarre se si vuole rimanere competitivi ma che al contempo necessita di competenze specifiche e di alto livello. L’università di Cà Foscari Venezia vuole cogliere […]
VENEZIA (ITALPRESS) – Quello della transizione ecologica è un concetto che ormai è ripetuto come un mantra nelle aziende italiane ed europee. Una necessità dalla quale non ci si può sottrarre se si vuole rimanere competitivi ma che al contempo necessita di competenze specifiche e di alto livello. L’università di Cà Foscari Venezia vuole cogliere questa sfida proponendo un nuovo corso di studi volto a formare professioniste e professionisti in linea con le esigenze delle imprese impegnate nel processo di transizione ecologica ed energetica. Laureate e laureati pronti ad assumere ruoli di gestione e progettazione di processi complessi, dialogando fluentemente con tecnici e ingegneri specializzati in ambito chimico, fisico ed energetico. Formare questo profilo è l’obiettivo del nuovo corso di laurea interdisciplinare in Ingegneria ambientale per la transizione ecologica lanciato dall’Università Cà Foscari Venezia per il prossimo anno accademico.
Saper supportare la progettazione di processo o servizio tenendo conto della sostenibilità è oggi fondamentale, ma mancano ancora le figure specializzate capaci di analizzare, leggere e proporre i passi necessari verso una società ad impatto zero. Il nuovo corso di laurea punta a colmare questo divario, offrendo un programma di insegnamenti frutto anche del confronto diretto con le imprese che richiedono nuovi e più attenti mix di competenze per supportare la loro competitività a livello italiano ed europeo. Ecco allora che l’analisi del ciclo di vita diventa una materia di studio che potrà guidare le scelte dell’azienda, a fianco del diritto ambientale e dell’informatica applicata al monitoraggio e al controllo delle filiere produttive e dell’impiantistica chimica e biochimica.
“Abbiamo riunito in questa laurea tutte le competenze indispensabili a gestire la transizione ecologica – spiega Wilmer Pasut, professore di Fisica tecnica ambientale – per occuparsi ad esempio di decarbonizzazione di processi, rinnovabili, progettazione sostenibile, nei prossimi decenni”.
Il primo anno di corsi fornisce competenze di base, caratterizzate da una forte preparazione nelle discipline matematiche, fisiche e chimiche, seguito da un biennio più caratterizzante, con discipline più specificatamente legate all’ambito ambientale, energetico, dell’ecologia, dell’ingegneria chimica e dei processi, della progettazione sostenibile e dell’analisi del ciclo di vita dei processi, del diritto dell’ambiente, dell’informatica applicata.
Gli sbocchi professionali sono quelli tipici dell’ingegnere junior per questa classe di laurea, ovvero ingegneria civile, ingegneria ambientale e del territorio, ingegneria della sicurezza e della protezione civile. Il tutto con un’innovativa spinta alla progettazione sostenibile.
Il corso di studio prevede la possibilità di accesso alla professione regolamentata di Ingegnere civile e ambientale junior tramite superamento dell’Esame di Stato di Ingegnere e successiva iscrizione all’Albo degli Ingegneri (Sez. B, Settore civile e ambientale). Le opportunità professionali e occupazionali offrono ampie possibilità per una figura al servizio della progettazione ambientale e civile.
Il periodo di immatricolazione va dal 3 luglio 2023 al 2 ottobre 2023.
-foto ufficio stampa Cà Foscari –
(ITALPRESS).