Cacciatori di virus, contro la prossima pandemia
Il virus responsabile della prossima pandemia è più vicino di quanto sembri: circola indisturbato nel sangue di qualche pipistrello, scimpanzé o serpente, tra gli alberi di una foresta in Sierra Leone o in Indonesia. La sfida della scienza è capire quale sarà il Disease X, quanto risulterà pericoloso e se in grado di innescare una zoonosi, e cioè una malattia infettiva trasmissibile dagli animali all’uomo. È con questo scopo che gruppi di ricercatori composti da epidemiologi, virologi e veterinari attendono la notte per catturare i pipistrelli con le reti, per poi sottoporli ad analisi. Nei campioni di sangue, feci e saliva potrebbe esserci il prossimo patogeno mortale pronto a diffondersi nel mondo. Sono i cosiddetti cacciatori di virus, impegnati in un lavoro delicato, faticoso e potenzialmente letale: protetti da tute, maschere e guanti, si espongono ogni volta a un rischio di contaminazione altissimo. Una volta trovato il virus, lo si confronta con altri che hanno già causato pandemie e si analizza la sua struttura genetica. A partire da questo criterio, si classificano i virus ad alto o basso rischio.
Infine, le mappature genetiche sono inserite in una banca dati internazionale, in modo che in caso di scoperta di un nuovo patogeno, gli scienziati possono accedere alla lista e confrontarlo con gli altri. L’operazione è stata realizzata nell’ambito di Predict, progetto del programma EPT (Emerging Pandemic Threats) di Usaid, l’agenzia governativa statunitense per lo sviluppo, avviato nel 2009 per scoprire e analizzare i virus zoonotici con potenziale pandemico (dei quali fanno parte anche i coronavirus come Sars, Mers e Covid-19, ma anche l’Ebola e i virus influenzali). Secondo uno studio dell’Università della California Davis, si parla di 1,6 milioni di virus ancora sconosciuti; di questi, almeno 650.000 sarebbero in grado di causare nuove pandemie. La ricerca dei cacciatori riguarda anche roditori, rettili e bestiame, ma i pipistrelli − forti di un sistema immunitario che gli permette di convivere con i virus senza sviluppare le malattie − sono serbatoi particolarmente ospitali, per numero e diversità…
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