Campionati europei, dalla Premier alla Ligue 1: la situazione e le favorite
Questa stagione 2022/2023 è alquanto anomala per tutti i principali campionati europei: gli anni passati infatti, in almeno due di questi, cioè Ligue 1 e Bundesliga, si era abituati ad un vero e proprio dominio di talune compagini, che però in questa annata non si è verificato. La Ligue 1 è il caso più emblematico: il Paris Saint-Germain, campione in carica, sembra aver perso la bussola. Pur mantenendo un vantaggio un certo vantaggio sul Lens, prima inseguitrice, i parigini hanno raccolto due sconfitte consecutive e la situazione nello spogliatoio è sempre più calda. Il tecnico Christophe Galtier è ai saluti, praticamente certo è infatti l’addio a fine stagione, e voci sempre più insistenti raccontano dei malumori sempre più evidenti di Messi, in rotta anche con la tifoseria parigina. Tuttavia, secondo i pronostici e le quote delle scommesse, stando alle previsioni di chi analizza risultati e conosce il mondo del betting, di chi conosce il famoso criterio di Kelly e altre formule, il PSG resta ampiamente favorito per la conquista del titolo francese.
Lo stesso discorso vale per la Bundesliga: il decennio di dominio del Bayern Monaco sembra tentennare e sono ben due le compagini che contendono lo scettro di campione ai bavaresi. Si tratta del Borussia Dortmund e dell’Union Berlino, vera e propria sorpresa dell’annata tedesca. Muller e compagni hanno vissuto in modo travagliato le ultime settimane, culminate con l’esonero del giovane tecnico Julian Nagelsmann. Il sostituito designato è stato Thomas Tuchel: l’ambientamento non è però stato dei migliori dal momento che la seconda panchina è coincisa con l’eliminazione dalla Coppa di Germania per opera del Friburgo.
La Premier League si conferma anche in questa stagione uno dei campionati più avvincenti del continente europeo. La vera corsa al titolo si è definita già dalle prime giornate entro due compagini in particolare: Arsenal e Manchester City. Contrariamente ai principali pronostici, che ad inizio anno vedevano la compagine di Pep Guardiola davanti a tutte, è la squadra di Mikel Arteta a comandare. I Gunners sono i protagonisti di una stagione esaltante sotto tutti i punti di vista: dai primi posti in quanto a gol messi a segno e ai migliori reparti arretrati del campionato, sottolineando un equilibrio che non sempre si riscontra all’interno delle compagini inglesi, tradizionalmente più preoccupate ad attaccare che a difendere. Non mancano però le sorprese in negativo per la Premier ed è impossibile non citare due squadre in particolare: Liverpool e Chelsea. I Reds non hanno saputo agire correttamente sul mercato, non rimpiazzando adeguatamente i giocatori in uscita, ad esempio Mané, passato nell’estate scorsa al Bayern Monaco. Per quanto riguarda i Blues invece, il problema è opposto: la nuova dirigenza statunitense non ha badato a spese ma il faraonico mercato invernale non ha dato i frutti sperati. Anzi, la cronica mancanza di risultati unita ad un gioco ben al di sotto delle aspettative ha causato l’esonero di Graham Potter. Sulla panchina di Stamford Bridge è tornato Frank Lampard, con un contratto fino a fine stagione.
Spostandosi invece un po’ più a sud del continente, la Liga si conferma essere dominata dal dualismo Barcellona-Real Madrid. Il vantaggio della compagine di Xavi è ormai molto ampio e solo un miracolo potrebbe rimettere in corsa i Blancos, che possono però trovare consolazione nel loro percorso in Champions League. Lo stesso non si può dire per Lewandowski e compagni: dopo una prematura eliminazione dai gironi, anche in Europa League il cammino non è stato più fortunato e i catalani si sono trovati anzitempo esclusi da tutto. La vittoria del campionato resterebbe perciò l’unico trofeo a cui i blaugrana possono ambire.
La panoramica dei principali campionati europei si chiude con la Serie A. In Italia il dominio del Napoli è stato indiscutibile fin dalle prime battute e la dimostrazione è data dal vantaggio che hanno i partenopei sulle inseguitrici, con un distacco di oltre 15 punti. Dietro ai campani, infatti, c’è terra bruciata: il percorso di Lazio, Milan, Inter e Roma è più che accidentato e ad ogni giornata di campionato si registrano tonfi inaspettati. Discorso a parte riguarda invece la Juventus: la compagine di Massimiliano Allegri è ancora priva dei 15 punti di penalizzazione ed è in attesa della sentenza definitiva, su cui al momento nessuno sembra volersi sbilanciare, ad esempio Casini (Presidente Lega di Serie A), che glissa sulla domanda. Ad oggi, tuttavia, classifica alla mano, sembrerebbe che i bianconeri siano in grado di centrare comunque la qualificazione in Europa, ma è evidente che la cancellazione della penalizzazione potrebbe stravolgere tutta la parte alta della classifica (Napoli escluso).