Canarie: crolla la parete nord del vulcano Cumbre Vieja e la nuova enorme colata di lava minaccia i centri abitati

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Non si ferma la furia del vulcano Cumbre Vieja di La Palma. Proprio in queste ore l’allerta sull’isola delle Canarie è molto alta. Da quando è iniziata l’eruzione lo scorso 19 settembre, la lava ha già devastato un’area di oltre 520 ettari, travolgendo circa 1300 edifici. A peggiorare la situazione è stato il crollo di una parte della parte nord del cratere del vulcano.

Leggi anche: Isole Canarie, chiuso l’aeroporto di La Palma per l’accumulo di cenere emessa dal vulcano Cumbre Vieja

Nelle ultime ore la lava sta proseguendo la loro inesorabile discesa, mettendo in pericolo i centri abitanti. Infatti, il cedimento della parete nord del Cumbre Vieja ha generato un nuovo flusso di magma incandescente che si sta riversando nell’Oceano, come mostrato dalle immagini scattate dal satellite Copernicus Sentinel-2 dell’Esa.

Le autorità locali hanno già predisposto un piano d’emergenza di evacuazione per gli abitanti dell’area, che ormai da settimane convivono con la paura, provocata non soltanto dai fiumi di lava ma anche dalle continue scosse in corso sull’isola.

Soltanto negli ultimi tre giorni sono stati rilevati più di duecento terremoti (tra cui una scossa di magnitudo 4.3). Ma a destare preoccupazione è soprattutto la presenza di anidride solforosa nell’aria respirata dagli abitanti dell’isola.

In una zona industriale spaventano le emissioni potenzialmente tossiche provenienti da una fabbrica di cemento, andata in fiamme e circa 2.500 gli abitanti hanno ricevuto l’ordine di restare dentro casa per precauzione, senza aprire porte e finestre.

Seguici su Telegram | Instagram Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: INVOLCAN/Instituto Geológico y Minero de España/Copernicus EMS

Leggi anche:

Loading

Lascia un commento