Caos lavori Autostrade, Toti: “Se governo incapace, lasci fare a noi”

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Lo sfogo di Toti alla luce dei nuovi disagi autostradali: "Il piano dei lavori va cambiato, se a Roma nessuno vuole assumersi responsabilità siamo pronti a gestire in proprio le concessioni delle nostre autostrade" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

GENOVA – “La Liguria isolata? Ora basta. Abbiamo bisogno di risposte certe, rapidissime e serie, altrimenti siamo pronti a chiedere i danni che i cittadini della regione stanno subendo. E lo faremo in ogni sede. Poi, se a Roma nessuno vuole assumersi responsabilità, siamo pronti a gestire in proprio le concessioni delle nostre autostrade, così come i nostri porti”. E’ la conclusione di un lungo sfogo del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su Facebook mentre arrivano notizie di nuovi, pesanti disagi autostradali.

Alle 18 è in programma una riunione in videoconferenza tra Mit, Regione, Aspi, Anas e Rfi a cui parteciperanno gli assessori liguri Giacomo Giampedrone e Gianni Berrino, mentre Toti sarà impegnato agli stati generali del premier Giuseppe Conte. “Noi siamo capaci e pronti a decidere, come dimostra il modello Genova. Se altri non hanno capacità e coraggio, lascino fare a noi”, aggiunge il governatore.

Lungo l’elenco delle richieste: “Chiederemo di rivedere il piano dei lavori in modo da garantire sicurezza e possibilità di spostarsi in regione, di assumersi la responsabilità di dare una gerarchia agli interventi e di far partire subito le opere che attendiamo da anni, come la gronda. Chiederemo di decidere sulle concessioni in modo da poter programmare investimenti indispensabili per il nostro territorio, vedi il tunnel della Val Fontanabuona. Chiederemo un piano straordinario di Anas per eliminare tutti i sensi unici dalle principali statali, se serve, autorizzandoli ad intervenire anche su fronti di frana sui terreni privati”.

D’altronde, lungo è anche l’elenco dei disagi. “Era stato promesso un piano straordinario dopo il crollo del ponte Morandi. Nulla– ricorda Toti- era stato promesso un piano straordinario dopo il crollo del viadotto sulla Savona-Torino. Nulla. Avevamo chiesto di usare i mesi di chiusura del covid per fare gli interventi urgenti. Poco o nulla. Ora il ministero delle Infrastrutture ha imposto un piano che prevede, teoricamente, tutti i lavori contemporaneamente, nei mesi estivi. Senza nessuna priorità. Senza nessuna attenzione per la mobilità dei liguri. Senza nessun riguardo per una stagione turistica già alle corde”. E l’esperienza sul campo testimonia la criticità della situazione: “Sto andando a Roma per parlare della nostra regione con il governo- scrive ancora- per farlo, sono dovuto partire da Milano perché non c’erano voli e treni compatibili con gli orari di un lavoratore. Vi sembra normale? A me no”.

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