Caos Stretto, De Luca occupa hotel: “Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di coronavirus”

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Lo afferma il sindaco di Messina, che torna a richiamare l'attenzione sui rientri dal nord Italia verso la Sicilia Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print PALERMO – “Sono all’hotel Europa, in cui stazionano circa cento persone, ferme da ieri. Rappresentano una parte di quelli che erano bloccati a Villa San Giovanni. Ieri notte qualcuno di loro è stato liberato dal prefetto di Reggio Calabria. Noi, già ieri pomeriggio, avevamo dato parere favorevole per risolvere quella che chiamo una vergogna di Stato. Queste persone non dovevano arrivare sullo Stretto, dovevano essere fermate prima. Il governo la deve smettere di creare queste situazioni di grande imbarazzo, perchè non siamo carne da macello. Adesso occupo io l’hotel e ci resterò fino a quando le persone all’interno saranno scortate alle relative residenze, dove osserveranno la quarantena”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che torna a richiamare l’attenzione sui rientri dal nord Italia verso la Sicilia. LEGGI ANCHE: In 40 mila tornano in Sicilia, Razza: “Molti dei contagi dipendono da questi rientri” “Saranno contattati tutti i sindaci dei comuni di destinazione ma io sarò l’ultimo ad uscire, in segno di protesta contro una burocrazia paradossale – dice De Luca -. Sono per il rispetto delle regole ma se le stesse creano imbarazzi, occorre provvedere. Tutta la vicenda è indecente, ci sono anche bambini di 8 mesi, con delicati profili sanitari e lo Stato che fa? Nulla. Occupo io l’hotel e vediamo chi viene a liberarmi. Ma prima dovranno farlo con questi disperati. Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di Coronavirus”. LEGGI ANCHE: Coronavirus, Musumeci: “Sbarchi non autorizzati sullo Stretto dalla Calabria” Secondo il sindaco di Messina “acquisita la dichiarazione di disponibilità da parte dei sindaci delle località di destinazione, si potrà organizzare il trasferimento di questi passeggeri, facendoli scortare eventualmente dalla polizia municipale dei rispettivi comuni di appartenenza o destinazione”. Una misura che per il primo cittadino dovrebbe valere “sia per i cento che stazionano all’interno dell’hotel Europa, che per tutti gli altri che transitano dallo Stretto”. Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

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