Caro acqua: è il momento giusto per approfittare del bonus per acquistare un depuratore domestico
Non solo caro bollette, carburanti e alimenti. La crisi delle materie prime, aggravata dalla guerra in Ucraina, ha fatto schizzare anche il costo dell’acqua venduta al supermercato. Il motivo? Il prezzo del PET (polietilentereftalato) utilizzato per la produzione di bottiglie di plastica è aumentato addirittura dell’84% rispetto alla fine del 2020, mentre il costo di quello riciclato è cresciuto del 66%. Insomma, anche acquistare l’acqua, un bene prezioso da cui dipende la nostra stessa vita, sta diventando un salasso per tante famiglie, come ci hanno segnalato anche alcuni lettori. Questa situazione, però, potrebbe portare gli italiani a fare una scelta più amica dell’ambiente: iniziare a bere l’acqua dal rubinetto, suggerimento che noi di greenMe diamo da sempre perché si tratta di acqua sicura e così si riduce drasticamente la produzione di rifiuti di plastica.
Quest’anno è il momento giusto per approfittarne, visto che è ancora attivo il Bonus acqua potabile, introdotto dal Governo Draghi. Tale incentivo nasce proprio per migliorare la qualità dell’acqua, che beviamo e abbattere gli sprechi e il consumo delle bottiglie di plastica. Grazie a questo bonus è possibile quindi installare sistemi di filtraggio per bere l’acqua direttamente dal rubinetto sia nelle abitazioni che nelle attività commerciali. Scopriamo come funziona e come richiederlo.
Bonus acqua potabile: cos’è e quali spese copre
Il Bonus acqua potabile viene riconosciuto attraverso un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
Per quanto riguarda l’importo massimo delle spese su cui viene calcolata l’agevolazione, è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Come richiedere l’agevolazione
Per ottenere il Bonus acqua potabile 2022, o depuratore acqua, le spese sostenute devono essere documentate da:
- una fattura elettronica
- un documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. Ma come richiederlo? L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello in cui sono state effettuate le spese (quindi quelle sostenute nel 2022 bisogna comunicarle nel mese di febbraio 2023), tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa – specifica l’Agenzia delle Entrate – Si evidenzia che, prima del definitivo invio, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle entrate; i file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.
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Fonte: Agenzia delle Entrate
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