Caso tamponi, inibito 7 mesi Lotito e ammenda al club

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ROMA (ITALPRESS) – Sette mesi di inibizione al presidente della Lazio Claudio Lotito, 12 ai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e un’ammenda di 150 mila euro al club. Queste le decisioni del Tribunale Federale Nazionale nel procedimento sportivo di primo grado a carico della società biancoceleste per le presunte violazioni al protocollo Covid. La sezione disciplinare del TFN, presieduta da Cesare Mastrocola e composta da Amedeo Citarella, Gaia Golia, Pierpaolo Grasso, Valentina Ramella e dal rappresentante Aia Paolo Fabricatore, ha dunque accolto solo in parte le richieste della procura della Federcalcio, che aveva chiesto duecentomila euro di ammenda per la Lazio, 13 mesi di inibizione per Claudio Lotito e 16 mesi a testa per i medici Fabio Rodia e Ivo Pulcini. Nel dettaglio, il presidente della Lazio e i due medici erano stati deferiti per non aver comunicato alle Asl competenti e non aver messo in isolamento otto giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle sfide di Champions col Bruges (28 ottobre 2020) e con lo Zenit San Pietroburgo (4 novembre 2020); per le medesime, presunte violazioni riguardanti Immobile, Leiva e Strakosha, positivi ai tamponi Uefa prima della partita con il Torino (1 novembre 2020); per l’inserimento infine in distinta di un giocatore positivo nella gara con la Juventus.
(ITALPRESS).

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