Catania, si inaugura il Mercato della Terra
Domani, domenica 9 ottobre, alle 10.30 presso il parco Madre Teresa di Calcutta a Catania l’inaugurazione del Mercato della Terra.
Il progetto nato dalla collaborazione tra Slow Food Catania e l’associazione ‘A Fera Bio si inserisce nel programma internazionale dei Mercati della Terra nati per creare un punto d’incontro tra i piccoli produttori e gli artigiani del cibo e le persone. I produttori vendono ciò che producono e trasformano e possono garantire e raccontare in prima persona la qualità dei loro prodotti. Nati nel 2004, con l’obiettivo di rendere fruibili i prodotti a filiera corta, di prossimità, stagionali, realizzati nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori i Mercati della Terra creano sbocchi di mercato per i produttori di piccola scala, normalmente esclusi dai canali commerciali convenzionali e favorire l’incontro tra i produttori e consumatori.
Oggi i Mercati della Terra sono presenti in oltre 24 Paesi e sono espressione dei luoghi e delle persone provenienti dalle culture più varie. Hanno forme diverse (dal grande mercato cittadino al piccolo mercato rionale, dalle forme stanziali a quelle itineranti) ma seguono una visione comune, descritta nelle Linee guida internazionali del progetto.
Aderire alla rete dei Mercati della Terra significa impegnarsi a sviluppare e agevolare i progetti di Slow Food per la tutela della biodiversità, a condividere le principali iniziative di raccolta fondi per sostenere i progetti dell’associazione (Orti in Africa, Presìdi Slow Food, Arca del Gusto ecc.), a divulgare le campagne di Slow Food.
Sui banchi del Mercato della Terra si trova cibo buono, pulito e giusto: i prodotti sono locali, freschi e stagionali; rispettano l’ambiente e il lavoro dei produttori; sono proposti a prezzi equi, per chi compra e per chi vende.
I Mercati della Terra sono luoghi dove acquistare prodotti di alta qualità, ma anche spazi per costruire comunità, creare scambio e fare educazione.
«A fera bio da 19 anni lavora per un cibo sano buono e siciliano.- racconta Antonio Coco, referente ‘A Fera Bio – Quello che abbiamo capito è che non solo è necessario produrre in maniera differente ma che è indispensabile che ci sia un sistema di produzione e consumo rispettoso della gente e del pianeta. Quindi consumatori e produttori agricoli insieme per soddisfare i propri bisogni e creare biodiversità, economia e bellezza. In questo percorso l’incontro e la collaborazione con Slow Food, con il suo sano pulito e giusto, la sua attenzione per il mantenimento della biodiversità in tutti gli angoli del pianeta è quasi naturale. Si tratta ora di lavorare insieme giorno dopo giorno per la costruzione di una rete di produttori e consumatori che possa essere non solo testimonianza ma anche significativo elemento di positivo cambiamento in queste nostre terre di Sicilia».
«La nostra condotta si impegna da sempre a stare a fianco dei piccoli produttori- racconta Anastasia De Luca, fiduciaria della condotta Slow Food Catania – la creazione di un Mercato della Terra a Catania non è altro che un altro piccolo passo in avanti per creare consapevolezza del cibo e una comunità che sappia e conosca il valore dei tanti prodotti che troveranno in questo mercato. Con quello di Catania diventeranno 86 i mercati in oltre 28 nazioni e siamo fieri di questo obiettivo raggiunto che verrà proposto ogni seconda domenica del mese. La sinergia con gli amici della Fera Bio non farà altro che aumentare la qualità dei prodotti e la capacità di raccontare la biodiversità della Sicilia».
Il programma completo:
- 8.30 apertura mercato
- Dalle 10.30 Spazio Baratto a cura dell’Associazione Nuova Aeropoli
- Presentazione Rete FICOS (filiera corta siciliana) omaggi e degustazioni dei prodotti della rete
- Laboratori per bambini a cura della Scuola Naturale Catania
- Ore 10.30 Inaugurazione del Mercato della Terra A Fera Bio “Produttori e consumatori insieme per creare biodiversità, economia e bellezza”
- Ore 11.00 laboratorio del gusto “Conoscere i mieli di Sicilia – L’apicoltura siciliana tra tradizione e crisi ambientale” a cura di Antonio Coco