C’è un nuovo effetto collaterale che fa temere le zecche: allergia alimentare anche con un singolo morso
Con l’arrivo del caldo tornano le zecche, insetti potenzialmente pericolosi per la nostra salute poiché portatori di malattie e di allergie potenzialmente letali. Ve ne avevamo già parlato in questo articolo: basta un singolo morso di zecca per provocare, nella vittima, una grave allergia alla carne che può durare anni – se non tutta la vita.
È la sindrome di alfa-gal, ovvero un’allergia alimentare alla carne rossa. Tale malattia ha inizio, infatti, in seguito al morso di una particolare specie di zecca carnivora (Ambliomma americanum) che trasmette all’essere umano uno zucchero (il galattosio alfa, abbreviato in alfa-gal). L’organismo dell’individuo morso dalla zecca inizia così a produrre anticorpi nei confronti di questo zucchero, identificato come allergene e presente anche nella carne rossa.
Pertanto, ogni volta che la persona mangia carne, prodotti caseari o gelatina alimentare di origine animale, si scatena una reazione allergica grave – con sintomi che vanno dall’orticaria al gonfiore, dal mal di testa fino allo shock anafilattico.
La reazione allergica si scatena alcune ore dopo l’assunzione del cibo, e questo rende difficile comprendere quale sia stata la causa del malessere. Purtroppo non esiste una cura per la sindrome alfa-gal e il paziente è condannato a prestare molta attenzione a ciò che mangia finché i livelli di anticorpi nell’organismo non si abbassano al punto di consentire l’assunzione di carne senza rischi.
Cosa fare in caso di puntura
Se ci rendiamo conto di avere addosso una zecca, dobbiamo staccarla subito dalla nostra pelle, per scongiurare o ridurre al minimo il rischio di infezione. Per farlo in modo corretto ci basterà avere a disposizione delle pinzette a punta fini, come quelle usate per tirare i peli:
- Afferriamo la zecca il più vicino possibile alla superficie della pelle con l’aiuto delle pinzette;
- Tiriamo verso l’alto, esercitando una pressione costante e uniforme. Attenzione a non ruotare le pinzette o agitare la zecca: questi movimenti potrebbero causare la rottura dell’apparato boccale dell’insetto e la sua permanenza nella pelle.
- Dopo aver rimosso la zecca, puliamo accuratamente l’area del morso con alcol denaturato o acqua e sapone.
Se si manifestano sintomi strani, quali febbre o eruzione cutanea (anche alcune settimane dopo la rimozione della zecca), è bene consultare il proprio medico curante, raccontando della puntura di zecca e di quando questa sia avvenuta.
QUI è possibile scaricare una brochure del CDC con i consigli per affrontare al meglio il morso di una zecca.
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Fonte: CDC
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