Celiachia: se noti questi sintomi atipici nel tuo bambino potrebbero essere un campanello d’allarme da non sottovalutare
La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenue che può colpire ogni fascia di età, inclusi i bambini. È caratterizzata da una reazione del corpo alla gliadina, una proteina contenuta nel glutine, che è presente nel grano e in altri cereali, come orzo, farro e segale. L’esposizione dell’organismo alla gliadina porta ad una reazione infiammatoria che provoca a sua volta l’atrofia dei villi intestinali, fenomeno che ostacola l’assorbimento delle sostanze nutritive. Seguire una dieta senza glutine è la cura principale raccomandata alle persone celiache. (Leggi anche: Celiachia: 10 sintomi, veri e propri campanelli d’allarme per riconoscerla (e come diagnosticarla))
La celiachia si sviluppa soprattutto negli individui con una predisposizione genetica, ovvero c’è un’alta probabilità di avere fratelli o genitori con la stessa condizione. Infatti, se la malattia viene diagnosticata ad un adulto o ad un bambino, è necessario che tutti i familiari si sottopongano a dei test per la celiachia. Le cause di questa patologia rimangono comunque note solo in parte.
Vediamo quali sono i sintomi che si verificano nei bambini che potrebbero essere un campanello d’allarme da non sottovalutare.
I sintomi nei bambini
Possono distinguersi forme comuni o atipiche di sintomi della celiachia nei bambini. I sintomi atipici che si verificano nei bambini dai 2 anni in poi sono variabili e legati sia al malassorbimento di qualche nutriente sia all’iperattività del sistema immunitario. Eccoli di seguito elencati:
- bassa statura,
- magrezza (o obesità anche se meno frequentemente),
- anemie da carenza di ferro o di vitamina B12 e folato,
- trombocitosi o trombocitopenia (alto o basso numero di piastrine nel sangue),
- leucopenia (basso numero di globuli bianchi nel sangue),
- senso di debolezza,
- cefalea,
- irritabilità,
- dolori articolari e muscolari,
- rachitismo,
- alterazioni dello smalto dentario,
- afte al cavo orale,
- infiammazioni ricorrenti di una ghiandola congiuntivale che produce sebo (calazio),
- alopecia,
- steatosi epatica (può anche manifestarsi con un aumento isolato delle transaminasi),
- pancreatite ricorrente,
- dermatite erpetiforme,
- orticaria,
- disturbi del linguaggio,
- disturbi aspecifici dell’apprendimento, con conseguenti difficoltà scolastiche,
- ritardo puberale,
- amenorree primarie e secondarie.
A volte la celiachia si manifesta insieme ad altre malattie autoimmuni: epatite autoimmune, tiroidite autoimmune, psoriasi, diabete mellito, malattie renali e neurologiche su base autoimmune.
I sintomi più comuni che invece si mostrano nei primi 2 anni di vita sono:
- scarso appetito,
- diarrea cronica con feci schiumose giallastre o stipsi,
- vomito,
- dolore addominale,
- importante meteorismo intestinale,
- pallore cutaneo,
- apatia,
- calo ponderale,
- arresto della crescita.
La celiachia viene diagnosticata attraverso le analisi del sangue (è importante però continuare a mangiare alimenti che contengono glutine prima di effettuare le analisi), la gastroscopia con biopsia (che serve per controllare se i villi intestinali sono danneggiati) e la biopsia della pelle (che viene effettuata quando si sospetta una dermatite erpetiforme, cioè un sintomo della celiachia che si manifesta sotto forma di eruzione cutanea).
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