Chi comanda? Ora scoppia pure la guerra dei decreti

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L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

ROMA – L’ordinanza del presidente della Lombardia, Attilio Fotana, che blinda la sua regione; l’ultimo decreto del Governo che chiude la gran parte delle imprese. Chi comanda? Il presidente della Lombardia oggi ha aperto la questione, sentendo i proprio uffici e chiedendo lumi all’autorità centrale per sapere quale dei due è in vigore. Anche se, sottolinea “la più giusta è la mia ordinanza”.

Il suo collega del Veneto, Luca Zaia, continua a ‘tamponare’ i suoi cittadini ed oggi, contro il coronavirus avvierà anche la sperimentazione del farmaco giapponese Avigan, che qualcuno ha salutato come risolutore, mentre altri ne hanno sottolineato le tante pericolose controindicazioni. Il decreto del Governo, annunciato sabato notte via social dal Presidente del Consiglio, sta suscitando molte proteste. Non solo da parte di Confindustria, che continua a sottolineare che così facendo l’Italia perderà 100 miliardi al mese, ma anche i sindacati sono scesi in guerra, annunciando addirittura uno sciopero generale, perché il provvedimento è ancora troppo ampio e mette a rischio la sicurezza dei lavoratori. Sul punto la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan ha usato parole di fuoco: “Nella consultazione con il Governo sulle attività essenziali da non inserire nella lista di blocco dell’operatività abbiamo identificato tutto quello che è indispensabile…” ma durante il pomeriggio di domenica “si sono aggiunte tutta una serie di produzioni che di indispensabile non hanno proprio niente. Rischiano di svilire il lavoro che abbiamo fatto, credo con grande serietà nella notte di sabato, ma anche di vanificare una scelta importante, vitale per tanti uomini e donne del Paese”.

Insomma, a quanto pare, c’è stata una ‘manina’ che ha aggiunto tutta una serie di categorie prima escluse. Getta acqua sul fuoco il presidente dei deputati del Pd, Graziano Delrio: “La crisi che il Paese sta vivendo non ha precedenti ed è comprensibile che ci siano correzioni da fare in corso d’opera alle decisioni assunte. Vale anche per il decreto sulla chiusura delle attività produttive non essenziali. Tra Governo e sindacati non si apra braccio di ferro ma insieme e con il dialogo si trovino presto le soluzioni condivise” ha detto Delrio.

“Sul versante politico, dopo l’appello del Capo dello Stato a tutte le forze politiche, stasera il Presidente del Consiglio incontrerà i leader dell’opposizione a Palazzo Chigi. Sarà curioso sapere come procederà il faccia a faccia tra Conte e Salvini, visto che il leader della Lega lo vorrebbe sostituire: “Gli italiani chiedono che ci sia alla guida della vettura in un momento così delicato il meglio del Paese- ha detto Salvini- lascio a voi giudicare se in questo momento c’è il meglio del Paese…”.

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