Chi legge per piacere (e non solo per dovere) sviluppa migliori abilità cognitive e linguistiche

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Abbiamo parlato molte volte degli innumerevoli benefici della lettura, ma ora uno studio pubblicato su Reading and Writing, condotto dai ricercatori della Concordia University, guidati dalla professoressa Sandra Martin-Chang, ha evidenziato sostanziali differenze tra chi legge per piacere, concedendosi spesso letture nel tempo libero, e chi solo per dovere.

Difatti se il piacere della lettura migliora notevolmente le abilità cognitive e linguistiche, altrettanto non si può dire delle letture eseguite esclusivamente per dovere. A fare la differenza, in termini di benefici, sarebbe quindi l’atteggiamento con cui si affronta la lettura. 

Difatti gli studenti universitari coinvolti nella ricerca, circa 200, che hanno riferito di leggere prevalentemente per dovere, avevano in media abilità verbali più deboli degli altri. Inoltre maggiori benefici cognitivi sono risultati associati al piacere di leggere narrativa più che saggistica.

Non solo. Chi si concede spesso letture per svago, stando ai risultati dello studio, sviluppa maggiore empatia, risulta più comprensivo e meno prevenuto. 

L’ideale sarebbe, in definitiva, alternare letture piacevoli con altre motivate dal dovere.

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FONTE: Reading and Writing 

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