Chi meno sa più è sicuro di sapere. Lo studio che dimostra e conferma come funziona l’effetto Dunning-Kruger

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Avevamo già parlato dell’effetto Dunning-Kruger e ora un nuovo studio ne ha dimostrato e confermato il funzionamento. Innanzitutto ricordiamo di cosa si tratta: individuato per la prima volta da David Dunning e Justin Kruger, è una distorsione cognitiva che consiste nella sopravvalutazione delle proprie abilità da parte di persone inesperte o prive di competenza. Che non riescono a rendersi conto di essere incompetenti a causa dell’incapacità metacognitiva di riconoscere i propri limiti.

La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology e ha evidenziato che le persone con eccesso di fiducia nelle proprie capacità, in media commettevano più errori delle altre nei test di riflessione cognitiva. A dimostrazione che le persone con basse capacità tendono in effetti a sovrastimarle. A differenza di quelle con maggiori capacità che, in media, tendono a sottostimarle. 

Secondo il dottor Justin Couchman, professore di psicologia all’Albright College e coautore del recente studio, l’effetto Dunning-Kruger è potenziato dalle dinamiche del mondo attuale:

“Stiamo nuotando in un mare di titoli fuorvianti, notizie false, immagini filtrate sui social media, contesto distorto e commentatori che proiettano un falso senso di autorità e fiducia. Quasi tutto ciò ha l’obiettivo esplicito di ingannare la nostra intuizione. È molto difficile non sentire la reazione intuitiva o naturale a tutto ciò che vedi nei media, ma se riesci a riconoscere il processo e individuare il trucco, è molto più probabile che tu eviti di essere travolto da qualcosa di falso “.

I ricercatori sostengono che per superarlo potrebbero essere utili interventi tesi a migliorare la consapevolezza di sé, focalizzati sui pregiudizi intuitivi e la fluidità, in modo da indurre i soggetti a basso rendimento a individuare gli errori e aumentare le prestazioni. 

FONTE: Frontiersin

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