Chi punta alle criptovalute potrebbe perdere tutto il denaro investito, avverte l’UE
Se per molti le criptovalute sono il futuro ed hanno messo in moto una serie di investimenti senza precedenti nelle principali Ethereum, Tether o Bitcoin, per l’Unione europea questo gigantesco trend può rappresentare un pericolo vero e proprio per gli investitori fino a provocare una perdita finanziaria, come sottolineato dalle autorità di vigilanza europee tra cui l’ESMA.
Mettendo un attimo da parte i veri costi ambientali per la produzione di criptomonete, la cui estrazione o mining si basa su un uso estensivo di combustibili fossili e l’energia impiegata nel processo è superiore a quella consumata dall’intera Svezia nel caso dei Bitcoin, le cripto-attività sono fuori dal campo di applicazione della legislazione dell’UE.
Quando si tratta di criptovalute, le persone non sono coperte dalle norme dell’UE sulla protezione dei consumatori e spesso non sono ben informate dei rischi, il che potrebbe significare perdite di denaro”
si legge sul sito del Parlamento europeo.
Ma sono davvero le perdite ciò che comporta i maggiori rischi secondo l’UE? Non proprio poiché dietro a questi mezzi di pagamento o scambio virtuali si celano in gran parte attività criminali che vengono finanziate tramite le transazioni, la cui quasi totalità è anonima.
Secondo uno studio pubblicato di recente sul giornale The Review of Financial Studies, circa un quarto di tutti gli utenti di Bitcoin sarebbe stato coinvolto nel 2019 in attività di criminalità finanziaria quali il commercio di droga o la prostituzione.
L’ESMA invita perciò gli investitori a prestare maggiore attenzione a pubblicità ingannevoli e fraudolente e agli elevati rendimenti che queste ed i social media promettono in breve tempo.
La mancanza di una regolamentazione apposita espone non solo chiunque si avvicini a questo mondo di criptomonete a dei rischi sostanziali, ma nel momento storico che stiamo attraversando con il conflitto russo-ucraino ancora in corso potrebbe consentire alla Russia di aggirare le sanzioni e le misure restrittive emanate dagli altri Stati del mondo verso il Paese ed i suoi cittadini proprio grazie all’utilizzo delle criptovalute.
Fonte: ESMA
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