Ciclovia Emilia, in bici nella bassa reggiana

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Un tour per scoprire, in sella alla propria bicicletta, piccoli comuni e bellissimi gioielli della bassa reggiana. È questa Ciclovia Emilia un giro turistico diviso in quattro itinerari da percorrere immersi nella natura, passando tra case coloniche, argini, strade bianche e di campagna della provincia di Reggio Emilia.

Itinerari ciclo-turistici da vivere in tutte le stagioni, con le nebbie autunnali e la magia dell’inverno oppure con i colori della primavera e dell’estate, alla scoperta di Rio Saliceto, Campagnola Emilia, Fabbrico, Rolo e San Martino in Rio. Tutti luoghi di grandissimo spessore storico, artistico, ambientale e culturale, da visitare tra castelli e musei, custodi di antiche tradizioni, cultura popolare ed eno-gastronomica.

Come anticipato sono in tutto quattro gli itinerari da percorrere in sella alla propria bici per un totale di oltre 150 chilometri di vie pianeggianti, perfette anche per amatori e famiglie con bambini.

Il primo sentiero va sulle strade del Lambrusco, un vino tipico di queste terre, facendo tappa nelle cantine e nei luoghi di produzione più rappresentativi dei comuni citati per degustare prodotti locali e ascoltare le storie dei produttori.

Un secondo percorso, denominato “In viaggio tra Storia e Cultura”, invece, porta alla scoperta di piccoli centri abitati e dei loro monumenti, musei, rocche, ville e corti. Da Rolo, dunque, si va verso Campagnola Emilia per poi proseguire a Rio Saliceto, con il suo Palazzo Diamanti e l’antico teatro comunale, passando per il borgo di Correggio ed arrivando a San Martino in Rio, con la sua Rocca Estense, il Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale, la Pinacoteca Coppelli e l’Archivio Aperto dedicato al jazzista Henghel Gualdi.

Il terzo tour, poi, rincorre i luoghi della Resistenza partigiana tra cippi e monumenti ai caduti della resistenza reggiana. Da vedere, in viaggio, anche i luoghi clou dei piccoli comuni come Campagnola Emilia e le chiese antiche, Campagnola con la sua piazza Roma, Correggio con il Parco della Memoria e Rolo, con il museo della Tarsia e l’oratorio Francesco Saverio.

Il quarto ed ultimo percorso, “La Migrazione dell’Airone”, è infine dedicato agli amanti della natura, per rigenerarsi e ammirare il paesaggio. L’ideale per capire il vero paesaggio della pianura reggiana dove, nei giorni più limpidi, si possono cogliere all’orizzonte le Alpi e Prealpi veronesi a nord, e l’intero arco dell’Appennino reggiano a sud, sede di innumerevoli e meravigliosi castelli. Il tour, infine, offre la possibilità di visitare alcune oasi naturali come l’Oasi Celestina e le Casse di Espansione di Cà de Frati, nonché di connettersi ad altre oasi e parchi naturalistici nelle vicinanze, come l’Oasi di Budrio a Correggio, le Valli di Novellara e il Parco del Secchia nel modenese.

Ciclovia Emilia bici bassa reggiana

San Martino in Rio con la sua rocca. Fonte: Wikipedia

da Si Viaggia

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