Cinema chiusi per emergenza Covid-19? Arriva una sala virtuale da 2600 posti
- Vania Vorcelli
- 08/04/2020
- Bologna, Emilia Romagna
- v.vorcelli@agenziadire.com
Con Pop up rassegna con 10 film da vedere insieme in streaming Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
BOLOGNA – I cinema sono chiusi e lo resteranno ancora per un po’. Intanto, a Bologna, la sala diventa virtuale per la rassegna di dieci giorni messa in piedi a cavallo della pasqua da Pop up cinema, un esperimento che si e’ trasformato in tre anni in un cantiere costante che ha portato dal 2018 alla gestione di alcuni storici cinema bolognesi, come il Medica Palace e il cinema Jolly, poi il Bristol e prossimamente anche il Fulgor, chiuso ormai da oltre dieci anni.
“Non si sa quando le sale potranno riaprire. E’ piu’ logico cercare di riprodurre l’esperienza della sala cercando di costruire esperienze cinematografiche digitali in cui si sta tutti insieme“, spiega Andrea Romeo, fondatore e general manager di Pop up cinema. Appuntamento dopodomani sera alle 21 sulla piattaforma Zoom con la ‘proiezione’ di ‘Ancora un giorno’ di Raul de la Fuente, Damian Nenow, preceduta da un saluto video del regista e dal trailer di un film in uscita e seguita, dalle 23 circa da un confronto tra addetti ai lavori e appassionati, magari con un drink, cercando di riprodurre l’atmosfera rilassata di un incontro dal vivo.
I FILM IN PROGRAMMAZIONE
Si va avanti, con lo stesso schema, con un film al giorno fino al 19 aprile, in collaborazione con MyMovies: ‘Summer’ di Kirill Serebrennikov l’11, “Diamantino, il calciatore piu’ forte del mondo” di Gabriel Abrantes, Daniel Schmidt il 12, Dio esiste e vive a bruxelles di Jaco Van Dormael il 13, “Partisan” di Ariel Kleiman il 14, “Jimi: all is by my side” di John Ridley il 15, “Quando eravamo fratelli” di Jeremiah Zagar il 16, “All the sleepless nights” di Michal Marczak il 17, “Frank” di Lenny Abrahamson il 18, “Parola di Dio” di Kirill Serebrennikov il 19.
“Vogliamo accogliere in una sala virtuale il pubblico online, mantenendo tutte quelle caratteristiche di partecipazione che si hanno in una sala cinematografica”, racconta Andrea Romeo, contrario ad una riapertura dei cinema piena e in completa sicurezza. “Penso sia delirante l’idea di sanificare, stare lontani, andare dentro uno alla volta, non vedersi. I contenuti cinematografici devono essere condivisi, altro non mi interessa. Senza contare che garantire quelle norme di sicurezza per molti cinema sarebbe economicamente insostenibile”, ammonisce. “Sono convinto che la finestra tradizionale sia insostituibile e tornera’ ad essere sfruttate quando cinema saranno aperti. Quando lo decideranno il ministero dei Beni culturali e l’Anica”, aggiunge. Per ora Pop Up mette a disposizione una sala digitale da 2.604 posti (il triplo dei posti disponibili al Medica) gratuita per le prime dieci proiezioni. “Poi si vedra’. L’importante e’ costruire un modello”, mette le mani avanti il critico che sprona i Festival (compresi quelli bolognesi, a cominciare dal Biografilm) a “non cambiare le date, accettare restrizione e cercare di fare qualcosa”, perche’ “non svolgere l’edizione 2020 non da’ garanzia di svolgere l’edizione 2021”. Le prenotazioni per l’intera programmazione di ‘Pop up cinema virtual theater’ saranno attive dalle 15 di oggi.
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