Come sopravvivere ai terribili due anni di tuo figlio

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Sono felice di annunciare che ho finito con i terribili due anni. Non dico questo per far star male quelli di voi che hanno a che fare con un bambino duenne. Lo dico perché sono sopravvissuta e lo farai anche tu.

Ora che mio figlio ha tre anni riguardandomi indietro devo però ammettere che non sono stati così terribili. Certo, i bambini di due anni sono frustranti, piccoli esseri umani rumorosi, ma basta accettare che sono, in effetti, in via di sviluppo, e questo renderà l’intera impresa un po’ più sopportabile.

Da mamma di un bambino di due anni, ho passato così tanto tempo a chiedere “perché?” Perché mio figlio sta facendo questo o quello? Come gestire i terribili due anni?

E così è stato fino a quando ho iniziato ad accettare davvero che quello con cui avevo a che fare era un prodotto molto grezzo. Ho abbandonato la logica e ho accettato con il cuore in mano che mio figlio di due anni stava solo cercando di capire TUTTO. Ed è stato solo allora allora che ho smesso di chiedermi il perchè dei suoi comportamenti

Vivere con un bambino di due anni è come avere a che fare con una persona che non sa guidare e che per istinto usa l’acceleratore senza consapevolezza di quanto questo possa essere rischioso. Il tuo lavoro come genitore è quello di aiutare il conducente a imparare come usare il freno, a sterzare e come smettere di sbattere in tutto quello che gli capita lungo la strada.

Avere a che fare con un duenne vuol dire insegnargli ciò che un giorno vi permetterà di vivere l’uno con l’altro. Sì, è frustrante, ma alla fine non è colpa del tuo bambino. È proprio diventando consapevole di questo che imparerai a gestirlo.

Questo ti fa sentire meglio? Lo spero. Perché migliora. È un processo lento, ma alla fine il piccolo conducente impara a tenere il volante. Capisce come usare il freno.

Prendiamo comunque atto che nel momento in cui un bambino inizia a camminare, la tua vita inizia a finire. E una volta che possono accendere la TV al mattino, la tua vita ricomincia. Ma proprio lì, nel cuore di tutto questo che stanno i due anni, quindi prendiamoci un momento per fermarci e renderci conto che questo bambino non lo sta facendo intenzionalmente e in realtà non stanno cercando di dare fuoco al mondo, e che quello di cui ha davvero bisogno è il tuo amore e la tua guida per insegnargli a fare ciò che ancora non sa fare.

Ricordo ancora il momento in cui mio figlio ha usato per la prima volta il vasino. Ero in piedi vicino a lui in bagno. Sedeva lì con le sue piccole gambine piegate, le mutandine intorno alle caviglie. Mi ha guardato con il più dolce degli sguardi, uno sguardo che sembrava dire “Grazie”. Aiutarlo in questa sua piccola conquista mi ha fatto provare un enorme senso di soddisfazione in quel momento, come se avessi davvero mostrato a mia figlio qualcosa di importante. E il fatto era che l’avevo fatto.

Quindi, se sei nel pieno dei terribili due, conosco la tua frustrazione e so che è esasperante. Ti senti soffocato da loro che ti stanno addosso tutto il tempo. Non puoi fare un momento di pausa senza quella paura che potrebbero, di fatto, uccidersi.

Sei esausta. È estenuante, lo so.

Considera il fatto che ad ogni lezione appresa, ad ogni correzione, con ogni piccola pietra miliare cominciano ad agire sempre più come un umano funzionale.

Questo è l’inizio. Questo è l’inizio del loro lungo viaggio, e tu sei lì per aiutarli a mettere giù quelle prime basi. Quando ci pensi in questo modo, è davvero fantastico immaginare fino a che punto andranno. Quindi tieni duro, stai calma e realizza che puoi farcela.

…ah dimenticavo… i tre sono peggio…

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