Come superare un inserimento difficile alla scuola materna

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Può capitare che l’inserimento alla scuola materna non sia esattamente come lo avevate immaginato. Vostro figlio/a piange, si dispera, non vuole entrare, non vi lascia andare, il distacco è ingestibile, non mangia, non partecipa alle attività, …

Chissà a quante di voi è capitato o sta succedendo proprio in questi giorni di inizio anno scolastico.

C’è una cosa ci sentiamo di dirvi: non perdete la speranza, mai!

Ci sono bambini che vivono male i primi mesi, altri tutto il primo anno, sono fasi e, come tali, poi si superano e si passerà poi a quella successiva (e non è detto che sia meglio di questa!).

Perché mio figlio non vuole andare alla scuola materna

Le ragioni di questo disagio che si possono verificare già durante l’inserimento alla scuola materna possono essere molteplici:

  • difficoltà distacco con la figura del genitore
  • espressione di un disagio emotivo
  • scarsa empatia con le educatrici
  • fattori caratteriali del bambino/a (timidezza, insicurezza, diffidenza)
  • un evento che non gli/le è piaciuto

La lista potrebbe continuare all’infinito, ma in questi casi cosa fare?

Cosa fare per aiutare l’inserimento alla scuola materna

L’inserimento, se ci pensate, è duplice: infatti è sia per il genitore che per il bambino. Inizia un nuovo capitolo per la famiglia, il bambino/a che fino a prima è stato o all’asilo nido o a casa, d’ora in poi dovrà confrontarsi con una realtà strutturata che lo/la porterà a vivere sempre più la socialità e il rispetto per i tempi e per gli altri.

Cosa fare e cosa invece è meglio evitare di fare se diventa impossibile vivere serenamente l’entrata a scuola:

  • aiutate il bambino/a a nella preparazione, per alcuni bambini scegliere l’abbigliamento insieme al genitore può essere d’aiuto;
  • incoraggiate il bambino/a puntando sulle sue qualità o sull’attività che potrà svolgere in classe (un disegno, una costruzione, una pista di macchinine, la lettura di un libro speciale con l’educatrice);
  • portate materiale a scuola da condividere (libro, pastelli) dando importanza al fatto che è un regalo che il bambino/a farà alla classe;
  • rispettate i tempi del bambino/a senza forzare l’ingresso;
  • abbracciate il bambino/a e salutarlo/a sempre prima di andare via;
  • non fate mai paragoni con altri bambini;
  • chiedete il supporto delle educatrici;
  • non forzate il bambino/a al racconto della sua giornata;
  • dite al bambino/a che tornerete sempre a riprenderlo;

Un’ultima cosa, che è per voi genitori: vivete serenamente questo momento. Come dicevamo è una fase, passerà. Sappiamo di bambini che addirittura dal pianto ininterrotto hanno avuto episodi anche di vomito… certo, ci sono situazioni che poi, per forza di cose, devono essere approfondite, ma cercate sempre di pensare che ogni bambino è a sé. Se vedete altri bambini entrare sereni, felici e contenti, non pensate che il vostro sia “sbagliato” o che abbiate sbagliato voi in qualcosa. Pensate sempre di essere un supporto nella vita dei vostri figli, che siete lì per loro, qualunque cosa accada, qualsiasi difficoltà ci sia da superare. È importante per i bambini sentire la vostra vicinanza, la vostra comprensione.

E pensate sempre che siete alla scuola dell’infanzia, i bambini sono piccoli, hanno tutto il diritto di piangere e sbattere i piedi se non vogliono fare qualcosa!

Valutate poi, insieme alle educatrici, la strategia giusta per far vivere con serenità questo distacco da casa. Se poi vi rendete conto che non ci sono i presupposti per cui vostro figlio/a debba proseguire con la frequentazione in quella scuola, siete sempre in tempo a cambiare plesso, a volte è una questione di feeling…

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