Come vincere la pigrizia
Vincere la pigrizia è possibile? I nostri progenitori erano costretti a preservare le energie per lottare e conquistare le scarse risorse a disposizione; essi compivano sforzi enormi per ciò che gli procurava vantaggio nel breve termine. In assenza di medicinali, ripari sicuri, risparmi o scorte aveva davvero poco senso pianificare il futuro. Oggi il quadro è cambiato, le aspettative di vita si sono allungate, viviamo nelle comodità e nell’agiatezza della vita moderna. Tuttavia, il nostro istinto è rimasto tale per risparmiare energie ed essere restio a impegnarsi nei progetti astratti e dal risultato incerto.
Esistono diversi percorsi praticabili per cambiare lo stato delle cose e per rimanere in linea con i nostri obiettivi, come ad esempio il raggiungimento di traguardi alla portata di ognuno; i piccoli obiettivi ci spingono a conseguirli con successo e con risparmio di fatica. Se necessario, dovremmo suddividerli in traguardi ancora più piccoli collocandoli nel breve termine. È bene prendersi del tempo utile per realizzare un piano, riflettere sulle azioni da portare avanti valutando la resa e gli sforzi che serviranno.
Consigli per vincere la pigrizia
Si può uscire dalla pigrizia?
La risposta è si. Una mossa vincente potrebbe essere quella di fissare una tabella di marcia con obiettivi e ricompense nel breve termine che concorrano ad incentivare le nostre azioni. Una seconda modalità potrebbe essere quella di prendersi tutto il tempo necessario per riflettere sulle risorse a disposizione e sulle migliori strategie da intraprendere.
Altra soluzione efficace è quella di interrogarsi sulla propria autostima, sulle proprie capacità e sui propri punti di forza, elaborando il concetto di fallimento o successo, analizzando anche i motivi che sottostanno al timore di un eventuale giudizio esterno. In questa fase di esplorazione interiore, potrebbe essere di aiuto la figura di un terapeuta che ci accompagnerà alla scoperta di noi stessi e dei nostri aspetti finora sconosciuti.
Gestire gli obiettivi
Impostare obiettivi irraggiungibili o chiedere troppo a noi stessi potrebbe generare uno stato di Burnout (sindrome derivante da stress cronico). Pur non essendo una diagnosi clinica effettiva, i sintomi del Burnout sono riconosciuti da tutti i medici analisti. Il Burnout in campo professionale, ad esempio, può causare esaurimento, perdita di interesse e motivazione con desiderio di fuga. Consigliamo di non sovraccaricare la mente impostando traguardi raggiungibili senza troppi sforzi e stravolgimenti.
Nessuno è perfetto
La richiesta di perfezionismo è in continua ascesa e sta assumendo un disagio psicologico. Uno studio del 2017 che ha valutato un campione di studenti universitari tra il 1989 e il 2016, ha riscontrato un aumento del perfezionismo nel corso degli anni. I ricercatori hanno evidenziato che i giovani d’oggi affrontano situazioni più competitive, hanno aspettative irrealizzabili e genitori iperprotettivi sempre più ansiosi. La continua ricerca di perfezionismo ha reso questi soggetti negativamente autocritici ma soprattutto aggressivi nei confronti degli altri, unitamente a manifestazioni di ansia e stati depressivi.
Tenere a mente i punti di forza
Prendersi ogni volta delle pause per focalizzare i punti di forza quando ci si prefigge un obiettivo o ci si impegna ad affrontare una prova importante. L’esperienza ha dimostrato che concentrarsi sulle proprie capacità aumenta la produttività, il sentimento di fiducia e la determinazione.
Chiedere aiuto
Molti sostengono che chiedere aiuto rappresenti un chiaro segno di debolezza; non chiedere aiuto, del resto, potrebbe portare al fallimento certo. Uno studio del 2018 ha rilevato che le persone che non chiedevano aiuto sul lavoro avevano maggiori probabilità di essere insoddisfatte e con livelli più bassi nelle prestazioni. Inoltre, gli stessi, sono stati anche giudicati meno favorevolmente dai datori di lavoro. Chiedere aiuto migliora le possibilità di riuscita e le relazioni interpersonali; non c’è niente di meglio che osservare i comportamenti delle persone di maggior successo imparando direttamente dalle loro esperienze.
Combattere la noia
Tutti noi siamo propensi ad evitare lavori che troviamo noiosi e ripetitivi. Le faccende domestiche e gli impegni quotidiani ci risultano spesso sfiancanti sia fisicamente che mentalmente; è possibile renderli più piacevoli con un pizzico di creatività in una cornice di allegria e di rinnovamento (sottofondi musicali, nuovi stimoli, ecc.).
Gratificazioni
Concludere un lavoro o portare a termine un impegno è già, di per sé, una ricompensa ma se al raggiungimento del traguardo ci si prospetta un premio, un programma con gli amici, un viaggio o gratificazioni analoghe, saremmo sicuramente più caparbi a realizzare i nostri piani senza esitazioni con stop and go decisamente inconcludenti.