Commissione d’inchiesta in Lombardia, Pd: “Baffi fuori da minoranza e Iv”

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La consigliera eletta con i soli voti di maggioranza rifiuta di dare le dimissioni e convoca la commissione Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

MILANO – “Prendiamo atto della decisione della presidente Baffi di non dar seguito alla nostra richiesta di rassegnare le dimissioni dalla guida della Commissione d’inchiesta su Covid-19. Abbiamo atteso che riflettesse sulle sollecitazioni nostre e dei leader del suo partito di riferimento, ma dobbiamo ormai concludere che la sua decisione sia quella di porsi al di fuori del perimetro delle minoranze in Consiglio regionale e, crediamo, anche di Italia Viva”. E’ la durissima valutazione del capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul dopo la scelta della renziana di aver convocato l’ufficio di presidenza della commissione d’inchiesta “senza riflettere preventivamente sul fatto che la commissione rischia unicamente di fiancheggiare la volonta’ di non fare davvero luce su quanto accaduto, chiaramente perseguita dalla Lega”.

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Pizzul chiede “nuovamente le dimissioni sue e degli altri membri dell’ufficio di presidenza; questo e’ l’unico gesto che consentirebbe di riaprire un dialogo con la maggioranza a cui non ci siamo mai sottratti e che e’ stato negato dal veto della Lega nei confronti del Partito Democratico. In assenza di novita’ che ci ostiniamo ad auspicare, domattina formalizzeremo al presidente Fermi le dimissioni dei nostri tre consiglieri (Gianni Girelli, Jacopo Scandella e Carmela Rozza) dalla Commissione d’inchiesta e daremo vita, in accordo con i consiglieri del Movimento 5 Stelle e con gli altri consiglieri di opposizione che intenderanno aderire, a una commissione d’inchiesta alternativa che si mettera’ in ascolto di tutti coloro che hanno qualcosa da dire riguardo a quanto accaduto in Lombardia in questi mesi. Ci avvarremo, inoltre, di tutte le prerogative di cui i consiglieri regionali sono titolari a livello di accesso agli atti e interlocuzione con gli attori del sistema sanitario regionale”.

Sull’avvio dei lavori della commissione il capogruppo M5s Marco Fumagalli parla di “commissione d’inchiesta illegittima: la sua convocazione oltre che assurda e’ un insulto. Questa maggioranza ha il terrore della verita’ e ha delegittimato la commissione mettendo i piedi un teatrino fazioso. L’allergia per la verita’ non aiutera’ ad uscire dall’emergenza e a migliorare la sanita’ lombardia. È evidente che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono sempre piu’ in difficolta’ e Italia Viva ormai e’ allo sbando: l’avvio dei lavori di oggi e’ una plastica rappresentazione di una farsa. Che pero’ non ci fa ridere”.

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