Compagnoni “A Pechino Paris merita la medaglia d’oro”
“Che siano a Pechino o sulle Alpi, le Olimpiadi hanno sempre questo di speciale: che sono una gara unica e non ti puoi concedere il lusso di sbagliare. Come gli esami per gli studenti, sono appuntamenti che mettono addosso una pressione letteralmente straordinaria”. E’ uno dei passaggi della testimonianza di Deborah Compagnoni, campionessa olimpionica, consulente e Ambassador di Milano-Cortina 2026, ospitata dalla sezione “L’intruso” del numero 6/2021 di “Vita e Pensiero”, il bimestrale culturale dell’Università Cattolica.
La ex sciatrice, poi, fa anche qualche pronostico. “Per quel che riguarda le gare di sci non azzardo previsioni ma mi permetto due auspici: Domminik Paris si meriterebbe davvero il gradino più alto del podio e di sicuro la squadra delle ragazze potrebbe confermare quanto di bello ha già fatto negli ultimi due anni con la prima Coppa del Mondo generale di Federica Brignone e le coppe di specialità di Brignone, Bassino e Goggia. Se gli auspici, almeno in parte, diventassero realtà sarebbero davvero un buon viatico per Milano-Cortina”, ha aggiunto la Compagnoni.
Di pressioni olimpiche e di Milano-Cortina ha parlato anche Sofia Goggia in un’intervista ospitata nel podcast dell’Università Cattolica Sport Power. “Quando sei concentrato non hai tempo di pensare alle cose non indispensabili per la tua performance. Il carico della pressione che tutti vogliono metterti sulle spalle deve essere inversamente proporzionale alla leggerezza che devi saperti dare tu. Questo so bene che è facile dirlo a parole ma non è per nulla semplice. E’ il motivo per cui tanti sportivi non riescono a esprimere il proprio potenziale durante la carriera. Io sono riuscita a farlo la scorsa olimpiade e spero di riuscire a farlo più volte possibile”, ha detto l’azzurra, sicura partente in discesa libera a Pechino ma ancora in forse per la prova di SuperG.
(ITALPRESS).